Durante la “Clipper Round the World Race“, a fine gennaio, uno yacht che partecipava al giro del mondo a tappe, era incappata nel malaugurato incontro di un cadavere di un velista tedesco, ancora a bordo del suo yacht, vicino all’isola di Guam.
Il corpo di Manfred Fritz Bajorat, il velista trovato morto a bordo del suo yacht, è stato lasciato a largo dell’Oceano Pacifico per più di 25 giorni e, considerando che era già morto da qualche tempo, il suo corpo era già fase di decomposizione.
L’allarme da parte dei partecipanti alla Clipper Round the World Race era stato lanciato agli organizzatori dell’evento sportivo ma i guardiacoste dell’isola meridionale dell’arcipelago delle Marianne non ha provveduto immediatamente al recupero, pensando esclusivamente a far continuare la gara.
Dopo più di un mese la verità viene a galla: lo yacht del tedesco è stato ritrovato da alcuni pescatori filippini, vicino alle coste dell’isola di Mindanao, dopo aver percorso per più di 1000 chilometri di oceano. Le prime dichiarazioni della polizia filippina sono state: “Per rispetto, noi avevamo scelto di non rendere pubblici i dettagli della scoperta. Noi non volevamo mettere in allarme la comunità internazionale via mare, annunciando la morte di un marinaio sconosciuto”.
La vittima, come detto, è Manfred Fritz Bajorat, 59 anni, morto, secondo i medici filippini, per un infarto che lo ha stroncato sul suo yacht da 13 metri. Il velista tedesco aveva lasciato la sua terra Natale ormai molti anni fa per intraprendere ed iniziare di intraprendere l’esperienza di navigare in giro per il mondo.
