Vaiolo scimmie, Sileri: “20 casi in Italia, paragoni col Covid ridicoli”

Per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, il paragone tra vaiolo delle scimmie e Coronavirus non sussiste: solo 20 casi in Italia. 

Vaccino per vaiolo delle scimmie
Vaccino per vaiolo delle scimmie – Nanopress.it

In una intervista rilasciata alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha spiegato che il vaiolo delle scimmie non può essere paragonato al Covid-19 per diversi motivi. Ecco cosa ha rivelato nel corso della sua ospitata in radio, durante la quale ha commentato anche le recenti dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che è intervenuta sulla questione contagi.

Vaiolo delle scimmie non paragonabile al Coronavirus: la posizione di Sileri

In Italia si sono registrati 20 casi di vaiolo delle scimmie: un numero che non può essere paragonato, in alcun modo, a quelli registrati nel corso della pandemia di Coronavirus, nonostante gli esperti raccomandino di tenere sotto controllo la situazione.

Lo crede il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, per il quale “la diffusione del vaiolo delle scimmie non è nemmeno paragonabile a quella del coronavirus. In Italia abbiamo 20 casi. Di questi, 19 hanno avuto storie di viaggi laddove c’è stata una catena di contagio. E forse, questo non è ancora confermato, un solo caso di contagio secondario“.

Queste le sue parole nel corso della sua ospitata alla trasmissione radiofonica, Un giorno da pecora, durante la quale ha aggiunto che bisogna comunque tenere in conto che, nei prossimi, potrebbero essere registrati ulteriori casi, visto che tale malattia ha un periodo di incubazione di due settimane.

E, riguardo al paragone con il COVID-19, dice: “si tratta di cose completamente diverse per il meccanismo di trasmissione, il tipo di virus, per cosa succede dopo l’infezione, ma soprattutto per la terapia“.

pustole da vaiolo scimmie
Pustole da vaiolo delle scimmie – Nanopress.it

Il riferimento ai rapporti omosessuali dell’OMS

L’organizzazione mondiale della Sanità ha raccomandato alle popolazioni di fare attenzione e capire dove vi siano i sintomi del vaiolo delle scimmie. Nulla di strano, fin qui, ma quando l’attenzione dell’OMS è passata ai rapporti omosessuali, ha fatto storcere il naso a molti.

Come ha sottolineato il sottosegreario Sileri, “la trasmissione del vaiolo delle scimmie avviene tramite un contatto fisico importante come quello che avviene durante il rapporto sessuale, ma non solo”.

E ha aggiunto: “In realtà dove c’è una persona potenzialmente infetta è l’atto sessuale di per sé che si configura come un contatto potenzialmente pericoloso. Stringersi la mano non è pericoloso se non ci sono lesioni cutanee, un abbraccio tra persone vestite non comporta rischi di contagio”.

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