Vaccini: gli adulti vaccinati fanno bene all’economia

Adulti vaccinati

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Se gli adulti si sottopongono alla vaccinazione fanno bene all’economia nazionale perché aiutano a risparmiare. Come? Basta fare un paio di calcoli dai quali possiamo notare che, per ciascun euro investito in vaccini per adulti se ne recuperano 18, due sono riferibili direttamente al gettito fiscale mentre altri 16 riguardano la maggiore produttività sul lavoro. E’ solo uno dei dati dello studio sull’impatto fiscale degli ‘Adulti Vaccinati’, realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Se si riuscisse a convincere 900.000 lavoratori in più a vaccinarsi (rispetto ai circa 2 milioni di Italiani che attualmente si vaccinano in età adulta) il sistema economico guadagnerebbe ben 450 milioni di euro ogni anno.

Dati alla mano, un euro speso per vaccinare gli adulti italiani ne rende 18 per il sistema economico nazionale.

“Questi risultati – commenta Matteo Ruggeri, responsabile dell’Area Valutazioni economiche ed Hta di Altems e docente di Economia Sanitaria della Cattolica – sono stati generati grazie allo sviluppo di un modello che ci permette di stimare gli effetti di diverse politiche vaccinali, come l’estensione agli adulti delle vaccinazioni, non solo in termini di minori spese per il Ssn per via della riduzione delle complicanze associate all’insorgenza delle malattie, ma anche in termini di minori spese per la previdenza sociale e maggiore produttività del lavoro che genera effetti sul ciclo economico e maggiore gettito fiscale per il bilancio dello stato”.

Solo per il vaccino antinfluenzale si stima un guadagno che si riferisce alle giornate di lavoro che non vengono perse e alla minore spesa previdenziale. La vaccinazione pesa per 500 euro a persona nell’arco dell’anno, ma i numeri sono ancora più eclatanti per i vaccini anti-pneumococcici e per l’herpes zoster i cui effetti, diversamente da quanto accade per il vaccino antinfluenzale, si ripercuotono per molti anni dopo l’inoculazione: per ogni euro investito nella vaccinazione anti-pneumococcica l’impatto economico è pari a 19,5 volte l’investimento: per l’herpes zoster si arriva a 21,5 volte.

Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica, che ha guidato il gruppo di lavoro, commenta i dati dello studio: “Quelli che abbiamo ricavato sono numeri impressionanti, che ancora una volta confermano il vecchio adagio che è meglio prevenire che curare – afferma – e questo anche sotto il profilo economico oltre che per quello della salute delle persone. Ancora una volta le spese per le vaccinazioni, nel caso di adulti in età lavorativa, non garantiscono solo un beneficio individuale e collettivo in termini di salute, ma aiutano il sistema economico in quanto riducono le spese previdenziali e permettono anche l’incremento del gettito fiscale grazie alla maggiore crescita economica indotta dalla maggiore produttività dei lavoratori stessi”.

In collaborazione con AdnKronos

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