V​o​ucher infanzia: cosa sono i buoni per pagare asilo nido o baby-sitter?​

Voucher asilo nido e baby-sitter

La legge di bilancio ha prorogato per il 2017 e il 2018 i voucher per pagare gli asili nido o la baby-sitter, destinati alle madri lavoratrici in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale. Le mamme, come informa l’Inps, possono accedere al beneficio anche per più figli, presentando una domanda per ognuno di loro purché siano in possesso dei requisiti richiesti. Ecco la guida a queste agevolazioni: a chi spettano, come si ottengono e quali sono i requisiti.

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Cosa sono i voucher asili nido o baby-sitting?
Queste agevolazioni consistono in un contributo per far fronte alle spese degli asili nido, pubblici o privati, e in voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting.

Chi può richiedere i voucher asili nido o baby-sitting?
Possono farlo le mamme lavoratrici dipendenti (sia nel pubblico che nel privato), quelle iscritte alla gestione separata dell’Inps o le lavoratrici autonome. Possono essere richiesti al termine del periodo di congedo di maternità, per gli undici mesi successivi e in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale.

A quanto ammontano i voucher asili nido o baby-sitting?
Il contributo è pari a un importo massimo di 600 euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a sei mesi (tre mesi se la mamma è iscritta alla gestione separata e in misura riproporzionata se è una lavoratrice part-time), per ogni mese di congedo parentale non fruito dalla lavoratrice.

Come viene erogato il voucher asilo nido?
Il contributo per gli asili viene erogato dall’Inps direttamente all’asilo dietro esibizione, da parte della struttura stessa, della documentazione che attesta l’effettiva fruizione del servizio. La condizione è che la struttura sia compresa tra quelle presenti nell’elenco pubblicato sul sito dell’Inps.

Come viene erogato il voucher per baby-sitter?
I voucher baby-sitter vengono erogati attraverso il sistema dei buoni lavoro Inps. Il valore è di 600 euro per ogni mese di congedo parentale non fruito dalla lavoratrice. I buoni sono corrisposti esclusivamente in modalità telematica e dovranno essere presi in carico entro e non oltre 120 giorni dalla ricevuta comunicazione di accoglimento della domanda. La madre lavoratrice – informa l’Inps – potrà spendere i voucher entro la scadenza degli stessi purché, prima dell’inizio della prestazione lavorativa della babysitter, effettui la comunicazione di inizio prestazione, indicando oltre al proprio codice fiscale, quello della baby-sitter, il luogo di svolgimento della prestazione e le date presunte di inizio e di fine dell’attività lavorativa.

Come si presenta la domanda per accedere ai voucher?
Le madri lavoratrici possono richiedere i voucher presentando la domanda tramite il sito dell’Inps. La richiedente deve indicare a quale dei due benefici intende accedere e, in caso di scelta del contributo per l’asilo, indicare la struttura; indicare il periodo di fruizione del beneficio, specificando il numero di mesi; dichiarare la rinuncia alla fruizione del corrispondente numero di mesi di congedo parentale; dichiarare di aver presentato dichiarazione Isee valida.

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