Usa, il dipartimento di giustizia fa causa a Google: “Monopolio illegale”

Nato nel 1997, Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, tanto che in diverse parti del globo sono stati coniati neologismi a partire dal suo marchio. Basti pensare al termine “googlare”, usato come sinonimo di “cercare sul web”, per comprendere la portata mondiale di uno dei maggiori giganti del web. Ma, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Google dovrà ora difendersi dall’accusa di monopolio, che sarà depositata dal Dipartimento di Giustizia Usa.

Google accusata di monopolio

Si tratta del più importante procedimento giudiziario intentato nei confronti di un colosso tecnologico negli ultimi vent’anni, ovvero da quando Washington si scagliò contro Microsoft. Il procedimento verrà depositato oggi, dal momento che sia i Repubblicani sia i Democratici chiedevano di limitare lo strapotere dei giganti high tech. Primo fra tutti: Google.

Concorrenza sleale

Se il governo federale dovesse vincere la causa, si assisterebbe – per la prima volta dalla nascita di Google – a una ridefinizione della Internet economy. Nel procedimento, presentato oggi davanti ad un tribunale federale, il dipartimento accuserà il colosso tecnologico di “monopolio illegale”.

Secondo l’accusa, l’azienda, che è una divisione della holding Alphabet, manterrebbe illegalmente il proprio monopolio sui motori di ricerca, attraverso accordi e contratti commerciali esclusivi, che tagliano fuori la concorrenza.

I miliardi versati a Apple

Secondo l’accusa, ogni anno Google verserebbe a Apple miliardi di dollari, affinché l’azienda fondata da Steve Jobs imposti Google come motore di ricerca predefinito sugli iPhone. Questo avrebbe impedito ad altre aziende più piccole e meno potenti di concorrere sul mercato.

Accordi commerciali con Android

Il Dipartimento sostiene, inoltre, che Google, che controlla circa l’80% del mercato dei motori di ricerca negli Usa, abbia siglato accordi con i produttori di smartphone per fare in modo che il sistema operativo Android, di proprietà della holding Alphabet, carichi di default Google come motore di ricerca.

Impostazioni privacy