Usa 2016, al via la convention repubblicana

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Non gode del favore dei suoi colleghi eppure, Donald Trump sarà ufficialmente incoronato candidato repubblicano per la corsa alla Casa Bianca. A Cleaveland in Ohio, si apre la convention repubblicana e il tycoon è l’uomo del momento. Quattro giorni e poi, giovedì dopo mesi di primarie made in USA, sarà proclamato candidato alla presidenza degli Stati Uniti per poi sfidare Hillary Clinton l’8 novembre alle urne.

Sono circa 2000 i poliziotti giunti a Cleaveland per la Convention democratica, c’è anche la Guardia Nazionale, l‘FBI, tutto per poter garantire la sicurezza. L’allerta è massima e il pericolo di scontri e tensioni in agguato nello Stato dove vige “L’Open Carry Law” e la gente può liberamente andare in giro con il fucile. Stephen Loomis a capo del sindacato della polizia ha chiesto la sospensione del diritto nei giorni dedicati al tycoon ma il governatore dell’Ohio ha dichiarato che non ha potere per farlo.
Per strada sono scesi diversi contestatori del tycoon per dire no alla sua politica razzista e islamofobica.

Cleveland, proteste in vista della convention repubblicana

Sede dell’evento quest’anno è la Quicken Loans Arena di Cleveland, in Ohio, casa dei Cavaliers, la squadra di basket locale che ha appena trionfato nel campionato Nba. Alla Convention saranno presenti 50 mila persone, tra delegati e visitatori. Chi non potrà seguire ‘lo spettacolo del magnate‘ dal vivo, potrà farlo in diretta tv. Un appuntamento fondamentale anche per poter delineare il futuro del partito, ma anche di un eventuale presidenza, durante la convention infatti verranno definite le linee guida di un eventuale governo repubblicano.

Sostenitori di Trump si riuniscono per la Convention repubblicana a Cleveland

A salire sul palco, anche la moglie, dal 2005, di Donald Trump. Presenza silenziosa, Melania scende in campo per il suo amato. “Rendere l’America di nuovo sicura” è il tema della prima giornata, non poteva essere diversamente dopo le sparatorie di Dallas e Baton Rouge.

A poche ore dalla convention e dopo il recente attentato a Nizza, il probabile candidato repubblicano alle presidenziali americane, Donald Trump, ha sottolineato che gli Stati Uniti sono in guerra con lo Stato Islamico e che riusciranno a sconfiggerlo, ma con l’invio di un basso numero di truppe. “Dichiariamo guerra allo Stato islamico, cancelliamolo dalle mappe”, ha detto Trump in un’intervista nel programma ’60 Minutes’. “Utilizzeremo pochi soldati, con molta intelligence, una cosa di cui abbiamo bisogno e che ora non abbiamo” ha sottolineato Trump.

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