Una fetta di pane al giorno al figlio di 5 anni: mamma condannata a 28 anni di carcere

La 37enne Tammi Bleimeyer è stata condannata a una pena di 28 anni di reclusione in carcere per aver quasi fatto morire di fame il figlio del suo compagno, Jordan Bleimeyer di soli 5 anni all’epoca dei fatti. Il piccolo, che ora ha nove anni e diversi problemi psicologici dovuti al trauma subito, era costretto a vivere in un sottoscala fatiscente e non veniva alimentato. I poliziotti che lo hanno trovato dopo l’iniziale denuncia di uno dei fratelli più grandi (in tutto sono sette) hanno testimoniato che il bimbo sembrava un reduce da un campo di concentramento tedesco, pesava 13 chili ed era costretto a indossare un pannolone perché gli era vietato persino andare in bagno. Il compagno della donna Bradley Bleimeyer è stato condannato a 15 anni per gli stessi motivi.

La denuncia di un fratellino

Uno dei figli dei Bleimeyer aveva denunciato entrambi i genitori nel 2014 perché non sopportava più di vedere le violenze subite dai fratelli. Durante il processo ha rilasciato una dichiarazione: “Non c’è mistero sul perché siamo qui. Hai fatto uno sbaglio enorme, e dovrai affrontarne le conseguenze. Sono qui per fare una domanda retorica. Come hai potuto fare questo ai tuoi figli? Le persone che dovrebbero essere la tua gioia e il tuo orgoglio?”.

Le torture al bimbo di 5 anni

Jordan a cinque anni, ad esempio, era costretto a vivere nel sottoscala chiamato “la stanza di Harry Potter”, ma che di magico aveva ben poco. Il bimbo era segregato in mezzo allo sporco, tra cavi elettrici di una cabina. Non gli era permesso di mangiare al tavolo con gli altri membri della famiglia. A malapena gli veniva data una fetta di pane per tutto il giorno ed era costretto a mangiarla in pochi secondi altrimenti la donna gliela avrebbe portata via.

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E’ stato ritrovato scheletrico, pesava solo 13 chili e il suo corpo era pieno di lividi e ferite, tanto che si sospetta sia stato addirittura drogato e sottoposto a scosse elettriche tramite un taser per farlo stare tranquillo quando c’erano ospiti a casa. Sicuramente, dicono gli inquirenti, il bambino è stato sottoposto a violenti abusi psicologici e per questo è rimasto traumatizzato.

Dopo la sentenza Jordan è stato posto sotto la custodia della madre biologica mentre gli altri figli della coppia sono stati mandati in un centro di accoglienza per minori.

Su Facebook, subito dopo il clamore della notizia, è nata una pagina – Toy Drive for baby boy Bleimeyer – che ha raccolto dei giochi per Jordan.

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