Un deja vu lungo 8 anni: la storia di uno studente britannico

Uno studente britannico vive i sui giorni ripercorrendo un deja vu continuo, da oltre otto anni. La sua vita, dal primo sintomo di tale bizzarra patologia, è mutata. Con il passare del tempo, il giovane ha smesso di guardare la TV, ascoltare la radio o leggere giornali o riviste perché credeva di aver già vissuto tutto quello che stava percependo. In seguito ha abbandonato anche l’università, nel 2007. I dettagli del caso sono stati rivelati in un rapporto pubblicato dal Journal of Medical Case Report di Londra.

Il giovane è stato visitato da numerosi medici che non sanno darsi una spiegazione del perchè rimanga intrappolato in una sorta di ‘loop temporale’, dal momento che lo studente non soffre di patologie neurologiche che potrebbero scatenare i déjà vu.

Christine Wells, che insegna psicologia alla Sheffield Hallam University, ha detto che potrebbe essere il primo caso di una persona che sperimenta persistenti déjà vu derivanti da stati di ansia.

Si ritiene, infatti, che gli attacchi di panico di cui il giovane soffriva, possono aver azionato il fenomeno. La condizione può anche essere stata aggravata da uso di LSD, che in questo caso è accaduto in una sola occasione.

La teoria generale, spiegata da Wells, è che ci siano dei neuroni danneggiati nei lobi temporali, il cui compito è quello di occuparsi di raccoglimento dei ricordi e delle esperienze. Una falla in questo processo porta ad interpretare un momento come qualcosa di già vissuto.

Ad ogni modo, l’ipotesi che l’ansia possa avere un filo diretto con i deja vu, sta stimolando il dibattito tra i medici, e in molti si dicono interessati a proseguire nello studio di questi fenomeni.

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