Uccide il figlio e viene scarcerato dopo 14 mesi: la moglie torna con lui

Massimo Maravalle fu arrestato per aver ucciso, soffocandolo, il figlio adottivo di 5 anni e per aver tentato di ammazzare anche la moglie. Dopo soli 14 mesi di reclusione è stato rilasciato e Patrizia Silvestri, avvocato di Pescara, ha deciso di tornare a vivere con suo marito, ovvero il suo carnefice.

L’omicidio avvenne nella notte tra il 17 e il 18 luglio del 2014: l’uomo nel buio si avvicinò al letto del piccolo Maxim e lo portò alla morte soffocandolo con il cuscino. Subito dopo si scagliò contro la moglie, nel tentativo di uccidere anche lei, ma fortunatamente non riuscì a completare il suo piano criminale.

Ora, dopo 14 mesi di reclusione, Massimo Maravalle è stato rilasciato dall’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, provincia di Caserta. Secondo i giudici infatti, l’uomo, sottoposto a cure farmacologiche e psicoterapia, nel momento della furia omicida, non era in grado di intendere e di volere. Inoltre, secondo la perizia psichiatrica di Renato Ariatti, Maravalle, attualmente non è una persona socialmente pericolosa, a condizione però che continui ad assumere i farmaci che gli sono stati prescritti.

Ciò considerato, la sua attuale non pericolosità sarebbe soggetta al suo libero arbitrio di assumere correttamente la cura prescrittagli. Proprio per questo il gip del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, ha disposto per l’uomo, come misura cautelativa, la libertà vigilata.

Ma l’elemento più spiazzante dell’intera vicenda è che la moglie abbia deciso di tornare a vivere sotto lo stesso tetto del suo potenziale assassino.

La sua risposta ai giornalisti è stata: ‘L’ho perdonato, non era lui in quel momento. Ora proviamo a ricominciare insieme. Quella sera non era lui’. Si tratta di coraggio o follia?

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