Tutti vogliono i gol: il calciomercato degli attaccanti entra nel vivo

Il calciomercato ci ha già regalato diverse sorprese tra cessioni e acquisti in Italia e all’estero che stanno infiammando le aspettative, i sogni e purtroppo anche le delusioni di molti tifosi. Sandro Tonali è ormai pronto a lasciare il Milan per sbarcare al Newcastle, lo stesso (o quasi) vale per Marcelo Brozovic e con la destinazione Arabia Saudita che appare più lontana al contrario del Barcellona, in attesa di Davide Frattesi. Non ci sono solo i centrocampisti, in ogni caso, ma anche e soprattutto gli attaccanti. Marcus Thuram potrebbe aver tolto il coperchio dal vaso di Pandora, soprattutto considerando che tutte le maggiori big italiane sono alla ricerca di un nuovo bomber. Vediamo come stanno le cose e chi potrebbe arrivare effettivamente nel nostro Paese nelle prossime settimane.

Thuram
Marcus Thuram, nuovo attaccante dell’Inter – Nanopress.it

Il calciomercato delle società italiane non può essere, per forza di cose, come quello che vediamo all’estero. Non a livello di costi almeno, perché i soldi spesi e gli ingaggi offerti non possono essere neanche lontanamente paragonati a ciò che possiamo permetterci in Italia. È così ormai da qualche anno e sicuramente ci siamo anche abituati a questo stato di cose, ben diverso rispetto a quando il nostro campionato era tra i primissimi per investimenti e riusciva ad attrarre i campioni all’apice della loro carriera. Serve maggior impegno, una dose elevata di creatività e soprattutto idee che possano compensare il resto, ma ora le nostre big sono pronte a trovare i calciatori giusti per migliorare considerevolmente i loro reparti offensivi o per sostituire chi potrebbe essere ceduto e ora è titolare inamovibile.

Da Lukaku a Morata, Scamacca e Osimhen: chi potrebbe arrivare e chi lasciare nella nostra Serie A

Le valigie sono fatte per partire e scoprire qualcosa di nuovo, ma se si parla di calcio vengono preparate anche per riscoprire se stessi. Per i bomber probabilmente il discorso vale anche di più, dato che per loro il gol è vitale, è quella linfa su cui si costruiscono i successi e senza cui non possono essere mai soddisfatti. In quest’estate che ora sta diventando calda, caldissima sono tanti i centravanti che potrebbero lasciare la Serie A e forse ancora di più quelli che, invece, potrebbero arrivare. La squadra più attiva, per forza di cose, è l’Inter.

Dopo la finale di Champions League persa contro il Manchester City senza segnare neppure un gol, ma con diverse occasioni nitide a favore, la sensazione è che proprio lì si fosse chiuso un ciclo e che diverse cose dovessero cambiare. In realtà, è così sia per dati anagrafici, sia per questioni contrattuali. Anche per valutazioni che sono state fatte durante tutto il resto della stagione e che alla fine pesano nelle decisioni finali, come è giusto che sia. Edin Dzeko, in realtà, è stato a lungo in bilico tra il rinnovo e l’addio all’Inter, ma i nerazzurri alla fine non sono riusciti a trattenere il bomber bosniaco, nonostante il grande contributo e la titolarità che aveva avuto nelle ultime due stagioni. Hanno pesato le richieste economiche, la necessità di ringiovanire il reparto e di guardare oltre. E alla fine sulla punta ex Roma e Manchester City è piombato un Fenerbahce solido e con una ricca offerta che si è dimostrata decisamente allettante per il ragazzo. Tanti saluti a chi con il suo contributo è stato fondamentale per Simone Inzaghi, ma a questo punto l’Inter si è ritrovata con il solo Lautaro Martinez come punto di riferimento offensivo per il presente e per il futuro. Di Romelu Lukaku parleremo a breve, ma resta un caso spinoso che la Beneamata dovrà risolvere a fatica nelle prossime settimane, se si risolverà. E poi c’è Joaquin Correa che non ha mai dato realmente garanzie e continuità, anche per qualche problema fisico di troppo: i vice campioni d’Europa di fronte a un’offerta congrua sono nell’ordine di idee di cederlo, anche se la sua sostituzione non appare semplice.

Per tutti questi motivi, e soprattutto per sostituire il bosniaco, Giuseppe Marotta e Piero Ausilio si sono gettati a capofitto su Marcus Thuram e con piena consapevolezza di fare uno sgarbo al Milan. Chi pensa sia solo un dispetto o una manovra di disturbo non è pienamente consapevole della situazione. Il francese, arrivato oggi a Milano, era nel mirino del club di Steven Zhang da diversi mesi, probabilmente già quando il Diavolo non era neanche nell’ordine di idee di affondare il colpo. La fitta concorrenza e le alte richieste di ingaggio e commissioni, però, avevano allontanato la sponda nerazzurra del naviglio. Il PSG e il Barcellona sembravano in prima fila, poi anche il Chelsea e il Newcastle. Non ci vuole molto per capire che sono club difficili con cui competere per prospettive sul campo e soprattutto per ragioni economiche.

Nel mese di giugno, in realtà, quello in cui ufficialmente il ragazzo ha detto addio al Borussia Moenchengladbach a parametro zero, alla fine il cerchio delle pretendenti si è ristretto e di tanto, lasciando nel novero delle papabili soprattutto il Milan che in Thuram ha visto quel calciatore in grado di aumentare il peso offensivo della squadra, crescere sulla scia di Olivier Giroud e formando un tandem letale con Rafael Leao che avrebbe potuto servirgli assist e palle d’oro da mettere in rete. Proprio sul più bello, quando ormai il ragazzo sembrava pronto a vestirsi di rossonero, anche grazie all’ottima opera di convincimento da parte della dirigenza e di Stefano Pioli, l’Inter è tornata forte sul calciomercato e consapevole delle commissioni decisamente più basse rispetto ai mesi precedenti.

Thuram ha scelto liberamente di vestirsi di nerazzurro, un po’ perché dal punto di vista tattico la Beneamata sembrava garantire un ruolo a lui più congeniale, un po’ perché il progetto era più attraente, ancora di più perché l’offerta di ingaggio era leggermente più alta, intorno ai 6,5 milioni a stagione. Fumata bianca, anzi nerazzurra, e il nuovo attaccante è servito per Inzaghi. E già oggi è sbarcato a Milano per concretizzare il suo trasferimento, con buona pace dei cugini e con le firme sul contratto.

Un acquisto che è pronto a infiammare il popolo nerazzurro, non solo per il dispetto e la vittoria sui rivali di sempre, ma anche per le giocare che potrebbe regalare in campo. In molti hanno parlato di lui sui social nelle ultime ore e dando il benvenuto al nuovo acquisto.

I problemi e le ambizioni dell’Inter, però, non possono fermarsi qui, perché c’è ancora tanto da fare per completare l’arsenale offensivo a disposizione del tecnico piacentino. Il caso più spinoso resta quello di Lukaku: il belga, infatti, resta sotto contratto con il Chelsea che questa volta non ha affatto intenzione di accettare un nuovo prestito a Milano. Proprio in questo scenario, sta cercando di inserirsi il Milan e soprattutto l’Arabia Saudita, ma la volontà del calciatore è d’acciaio e risponde solamente alla permanenza in nerazzurro, nonostante le altre cifre in ballo. Non sarà facile comunque sbrogliare una situazione che giorno dopo giorno si sta facendo sempre più complicata, anche perché stiamo parlando di un attaccante pagato due anni fa più di 100 milioni e con cui ora i Blues, la cui posizione è sempre più rigida, vogliono monetizzare.

Lukaku
Romelu Lukaku in campo con l’Inter, in cui vorrebbe restare anche l’anno prossimo – Nanopress.it

Si attende una mossa dell’Inter che ha necessità di vendere per reperire i fondi necessari all’affondo in prestito con obbligo di riscatto o a titolo definitivo. Il primo indiziato resta uno degli idoli dei tifosi: Andrè Onana. Il portiere ha una valutazione intorno ai 60 milioni di euro e su di lui è forte il pressing del Manchester United, nel caso in cui non dovesse rinnovare David de Gea, anche lui finito nel mirino dei club sauditi a suon di denaro contante, e quindi pronti ad accontentare le sue esigenze economiche. Dal suo doloroso addio Marotta potrebbe ottenere il denaro per l’offerta al Chelsea che comunque non dovrebbe superare i 30 milioni di euro. Vedremo se basterà per arrivare alla fumata bianca e anche se intanto non si inseriranno concretamente altri club capaci di attirare le attenzioni del belga.

Detto di Correa, che comunque è una situazione che potrebbe scaldarsi soltanto nei giorni finali del calciomercato (o almeno questa è la sensazione), diversi credono che l’Inter potrebbe piombare anche su Alvaro Morata, in uscita dall’Atletico Madrid e i cui costi per il cartellino si aggirano attorno ai 10 milioni di euro. Non troppi, anche se si considera un ingaggio importante, e che permetterebbe di arrivare a un calciatore non troppo prolifico, ma utilissimo alla squadra. In questo caso, ci sarebbe ancora una volta da battagliare con il Milan, instaurando l’ennesimo derby di calciomercato dopo quelli che si sono susseguiti sul campo. Dopo aver perso Thuram, i rossoneri hanno assoluta necessità di trovare un altro attaccante e hanno messo nel mirino proprio l’ex Juventus e Gianluca Scamacca, di cui si sta parlando tanto e quotidianamente anche sui social e non sempre in termini positivi.

L’ex Sassuolo non ha vissuto una stagione particolarmente esaltante in Premier League dove, a causa degli infortuni patiti e della discontinuità che lo avevo caratterizzato anche in Italia, ha messo a segno solo tre gol. La società di Gerry Cardinale e la Roma sperano di acquistarlo in prestito, ma ancora non è arrivata alcuna apertura a questa soluzione. Certo, per età e caratteristiche sarebbe il profilo ideale per entrambe. Nel Milan potrebbe rappresentare quel talento in grado di spaccare le partite con i suoi 196 centimetri d’altezza e di garantire grande presenza in area di rigore. Potrebbe anche essere quel talento in grado di trovare soluzioni dalla lunga distanza, come ha già fatto tante volte in carriera, e quindi di sbloccare anche le partite più chiuse e in cui gli avversari non lasciano spazi per andare in porta. Certo, ci sarebbe da rimetterlo del tutto in sesto e soprattutto da caricare sotto il profilo mentale per fargli ritrovare la retta via, anche quella che porta alla Nazionale di Mancini.

Scamacca
Gianluca Scamacca, attaccante italiano, in azione con la maglia del West Ham – Nanopress.it

Non si tratta di vere prime punte, però i rossoneri sono particolarmente attivi per risolvere anche il problema relativo gli esterni offensivi. Parallelamente all’affare Ruben Loftus-Cheek, è pronta a entrare nel vivo anche la trattativa per Christian Pulisic con il Chelsea. Il laterale d’attacco al Borussia Dortmund sembrava destinato a diventare uno degli enfant prodige del calcio internazionale. Il suo dribbling è magico, il pallone resta attaccato al piede, il tiro è quello di un campione e anche la continuità con cui queste giocate gli riescono. Poi, però, qualcosa si spegne e si spegne in quel Chelsea che sta già diventando il serbatoio di un numero esasperante di talenti acquisiti e bruciati con una velocità imbarazzante. Ora a distanza di anni non è più giovanissimo e non è più un enfant prodige, ma quella qualità, l’emozione di essere decisivo, può ritrovarle in Italia dove il Milan è pronto ad accoglierlo. Il problema è che la valutazione tra le due società ancora non coincide e non è così semplice far sì che sia così in tempi brevi. Infatti, la forbice è ancora importante. I Blues, che ora si sono convinti a non voler svendere, chiedono 25 milioni di euro per il loro gioiello, i rossoneri sono pronti a spingersi a 15. La sensazione è l’operazione alla fine possa davvero andare in porta e rinforzare una trequarti, quella di Pioli, che ha bisogno di una ventata di aria fresca sia al centro, sia sulla fascia destra, visto anche il vuoto lasciato da Brahim Diaz. E il nome dell’ex Borussia Dortmund sta infiammando ancora una volta i social, visto che si tratta di un nome che piace e che entusiasma il pubblico milanista, un po’ giù dopo l’addio di Tonali.

Pulisic non è comunque l’unico profilo che il Milan sta seguendo con grande attenzione. Infatti, sulla lista del Diavolo c’è da mesi Samuel Chukwueze. Il classe ’99 del Villarreal ha un grosso vantaggio rispetto agli altri: può giocare sia da prima punta, sia da esterno d’attacco. Nell’ultima stagione in Liga, quella in cui ha fatto meglio, ha totalizzato sei gol e cinque assist, pochi per essere considerato un bomber puro. Le sue qualità, però, non possono essere riassunte solo dai numeri freddi che ci aiutano a leggere il pallone, ma gli tolgono anche un po’ di magia. Infatti, parliamo di un calciatore estremamente bravo nel dribbling, nel saltare l’uomo e creare la superiorità numerica, un aspetto fondamentale nel 4-2-3-1 e che troppo spesso è mancato al Milan nella stagione appena passata quando gli avversari erano troppo rinchiusi nella loro metà campo.

Infine, un profilo ancora diverso è Arda Guler. Stiamo parlando di un talento enorme, giovanissimo, che fa parte della scuderia di Rafaela Pimenta e gioca nel Fenerbahce dove ha fatto vedere cose stupende quest’anno. Lui non è proprio un attaccante, più un centrocampista, trequartista o un laterale d’attacco, partendo rigorosamente da destra per accentrarsi sul suo mancino d’oro. Inventa, dribbla e calcia come solo i grandi fanno e soprattutto dà l’impressione di poter fare la differenza in qualsiasi momento. La clausola da 17,5 milioni, ancora non troppo alta per un talento del genere, fa tanta gola, ma bisogna anche considerata la folta concorrenza che è piombata sul calciatore e anche le commissioni richieste dagli agenti che alzano di tanto i costi dell’operazione. La sensazione è che sia comunque un’operazione slegata dalle altre, uno sfizio che in futuro, se l’affare dovesse andare in porto, potrebbe diventare molto di più, qualcosa di storico.

Chi non cerca laterali d’attacco, almeno per il momento, e perché ne ha già trovato uno nuovo, è la Juventus. Dopo aver messo alle spalle i problemi giudiziari, la Vecchia Signora ha anche trovato la maniera di portare a casa un’operazione estremamente importante, quella legata a Timothy Weah. Il figlio d’arte può anche giocare nei due davanti, come seconda punta, ma nell’ultima stagione si è specializzato in un ruolo diverso, quello di laterale di centrocampo a tutta fascia. Un nuovo Cuadrado per intenderci e che può fare della duttilità una delle sue armi principali. È ancora giovane e ha ampi margini di miglioramento, come è giusto che sia, ma Allegri è pronto a forgiarlo con i dogmi della sua fase difensiva, per poi permettergli di scatenare la sua velocità in contropiede. Se dovesse restare Federico Chiesa, inoltre, potrebbe giocare tranquillamente come ala nel 4-3-3 o nel 3-4-3, entrambi moduli testati nelle ultime stagioni. A dare un po’ di torto all’investimento effettuato dalla Vecchia Signora c’è, invece, il bilancio di reti segnate nell’ultimo anno in Ligue 1: neanche una e parlando di attaccanti non può passare in secondo piano.

Poi, anche se un po’ all’ombra dei riflettori mediatici che non hanno dato più importanza di tanto all’argomento, la Juventus si è già mossa tanto in attacco. Intanto, ha trattenuto Moise Kean che non è una mossa banale anche dal punto di vista economico e per l’importanza che gli ha dato Massimiliano Allegri nei mesi passati. Lo stesso destino è stato deciso per Arkadiusz Milik per cui è arrivato un accordo importante per il Marsiglia e neanche tanto costoso per un bomber comunque affidabile e che conosce bene la Serie A. Il polacco ha dimostrato di poter essere una freccia di lusso nell’arco del tecnico livornese e averlo a disposizione anche in futuro può essere un fattore fondamentale anche per spaccare le partite più ostiche a gara in corso o sostituire i titolarissimi. E anche questo è un dato essenziale in stagioni sempre più lunghe e ricche di impegni.

Vlahovic
Dusan Vlahovic festeggia un gol realizzato con la Juventus – Nanopress.it

Il discorso attorno a cui gira il calciomercato degli attacchi della Juventus è, quindi, quello delle cessioni, almeno per i bomber. Se ad andare dovesse Chiesa che ha diverse pretendenti in Europa, e specialmente in Premier League, entrerebbe un bel gruzzoletto nelle casse dei bianconeri, utili per portare a termine un restyling completo dell’intero reparto. È chiaro che sarebbe comunque una perdita importante e che andrebbe compensata a dovere, senza essere sicuri di poter trovare davvero il nome giusto. Un caso ancora diverso è quello relativo a Dusan Vlahovic: il centravanti serbo non ha dato il meglio nell’ultima stagione, anche a causa di una pubalgia che ha stoppato per mesi il percorso di crescita dell’ex Fiorentina. Resta, però, la sensazione che non sia particolarmente adatto al gioco di Allegri che probabilmente preferisce contropiedisti a chi, invece, alberga l’area di rigore ed è letale negli ultimi metri. Il matrimonio a suon di milioni, insomma, non ha dato i frutti sperati, anche se l’età è a favore dell’ex viola e se arrivassero grossi club internazionali con l’offerta giusta, a quel punto sarebbe anche corretto cederlo e, quindi, trovare un sostituto più adatto. Intanto, le discussioni sul bomber non si fermano sui social, anche perché da lui potrebbero passare tanti obiettivi nella prossima stagione bianconera.

Lazio, Roma e Napoli devono decidere il futuro del loro attacco tra entrate e uscite

Gli intrecci e le possibili soluzioni non finiscono qui per le big del nostro campionato e in generale anche per alcuni uomini che si sono rivelati decisivi nella stagione appena trascorsa. Partiamo dalla Lazio, dato che i biancocelesti hanno tutta l’intenzione di rinforzare il reparto offensivo nelle prossime settimane per prepararsi a una stagione molto più usurante e impegnativa di quelle precedenti, visto che stavolta bisogna confrontarsi con la Champions League, con tutto ciò che ne consegue. In molti si stanno concentrando sulla posizione di esterno di destra, dove l’anno scorso si sono alternati con buoni risultati Felipe Anderson e Pedro. È chiaro che serva un’alternativa di ruolo, possibilmente di piede mancino e che, quindi, possa fare ciò che Mattia Zaccagni è stato bravissimo a fare dall’altro lato del campo: saltare regolarmente l’avversario verso l’interno per poi andare all’assist o al tiro. In più, sempre in quella posizione, i capitolini hanno perso Luka Romero, mai realmente decisivo e più un progetto per il futuro, ma che rappresentava l’unico vero attaccante in grado di fare quel lavoro partendo dalla fascia destra. L’argentino non ha rinnovato il suo contratto con la Lazio ed è pronto a diventare un nuovo calciatore del Milan, ma questa è un’altra storia.

Niente paura, però, per i tifosi biancocelesti, dato che i nomi in ballo sono diversi e non sono banali. Quello che scalda di più la tifoseria è sicuramente quello di Domenico Berardi. Dopo tanti anni al Sassuolo e da vera e propria bandiera, l’esterno di origini calabresi è pronto al salto di qualità e vuole confrontarsi con una big della nostra Serie A. È chiaro che l’operazione non è semplice da impostare sotto il profilo economico. Giovanni Carnevali spara alto e non accetterà formule più creative per un ragazzo che è già una bandiera del club e che, nel turbinio di tante cessioni, è sempre rimasto lì dov’era: a fare la differenza in Emilia con gol, assist e organizzando di fatto tutto il gioco dalla trequarti in su.

Berardi darebbe alla Lazio ciò che manca e sarebbe un calciatore perfetto per il 4-3-3 e che si adatterebbe alla perfezione alle giocate e ai ritmi di Sarri. Sarebbe uno sfogo importante per il possesso palla, permetterebbe al tecnico toscano di avere un’arma letale anche nell’ottica dei calci piazzati. Insomma, sarebbe l’uomo giusto al momento giusto e con la possibilità di confrontarsi con la Champions League. Bisognerà far quadrare le cifre e non è facile, visto i protagonisti in causa e considerando che difficilmente il calciatore forzerà la mano per lasciare il Sassuolo. Staremo a vedere come evolveranno le cose, ma la sensazione è che bisognerà aspettare ancora qualche settimana per chiudere un accordo.

Non è l’unica operazione su cui è concentrata la Lazio, ancora alla ricerca di un vice Immobile che, in realtà, potrebbe avere un ruolo molto più importante del semplice sostituto. Da ormai qualche giorno, il nome in pole position è quello di Marcos Leonardo, super talento del Santos che si è messo in evidenza alcune settimane fa nel Mondiale Under 20. Parliamo di una prima punta atipica, di stampo brasiliano. Il fisico non è dominante, anzi, ma parliamo di un calciatore con un gran fiuto del gol e che sa come attaccare la profondità. In più, è un talento capace di segnare praticamente in tutti i modi, anche di testa, e con un tempo di smarcamento veramente impressionante. Farlo crescere sotto l’ala di Sarri potrebbe garantire alla Lazio un calciatore importante per il presente e per il futuro, anche a costi contenuti. Infatti, si parla di 10 milioni di euro per chiudere l’affare e Lotito ora è pronto ad accelerare per farlo.

Parallelamente i capitolini stanno allontanando il profilo di Andrea Pinamonti, sempre del Sassuolo. L’ex Inter ha la capacità di proteggere il pallone e far salire la squadra, anche un fisico che è dalla sua parte per l’apporto che riesce a dare durante tutto il corso della partita. Magari per caratteristiche si integrerebbe meglio con Immobile, ma anche a livello di costi non sarebbe così semplice accontentare il Sassuolo. In secondo piano, c’è anche Mateo Retegui. L’italiano può essere considerato una via di mezza tra Marcos Leonardo e Pinamonti per caratteristiche, ma secondo molti Sarri non sarebbe pienamente convinto delle sue caratteristiche. Altro giro, altra corsa, anche perché su di lui resta forte la Fiorentina.

Proprio a proposito della Viola, anche in Toscana sono pronti a verificarsi molti cambiamenti in estate. Molto passa dal destino di Arthur Cabral che, nonostante una gran seconda parte di stagione in Toscana, potrebbe cambiare maglia. Su di lui c’è la Salernitana e anche in questo caso la buona riuscita della trattativa farebbe scattare un effetto domino che coinvolgerebbe direttamente Boulaye Dia. Parliamo di uno dei migliori marcatori dell’ultima stagione di Serie A e che potrebbe avere la voglia di sbarcare in una big nel pieno della sua carriera. La valutazione, però, è abbastanza alta, sui 30 milioni di euro.

Osimhen
Victor Osimhen, capocannoniere dell’ultima edizione della Serie A, in campo con il Napoli – Nanopress.it

Un capitolo a parte lo merita Victor Osimhen. Il nigeriano ha spaccato l’ultima stagione con una valanga di gol, soprattutto a metà dell’anno dove ha tenuto nelle medie impressionanti. Il suo apporto nello storico scudetto e nel percorso in Champions League è stato evidente e cruciale, tanto da permettergli di essere considerato uno dei migliori bomber in circolazione. Di sicuro, i tifosi partenopei tremano per un suo possibile addio in estate e non è affatto utopia. Aurelio De Laurentiis, in ogni caso, non lo cederà a cuor leggero, anzi pretende una cifra altissima per privarsi del suo attaccante simbolo: 180 milioni di euro. Il problema è che diverse big europee stanno ampiamente dimostrando come nell’attuale mercato non sia cifre così folli e sembrano pronte a investire tanto, tantissimo pur di avere in squadra il nigeriano. Per settimane si è parlato del possibile affondo da parte del PSG che ha perso Lionel Messi e sembra avere l’intenzione di puntare di un vero nove di ruolo. I francesi, però, non sono soli, anzi. Il Liverpool è pronto a fare sul serio per rinforzare un reparto che ormai da mesi sta vivendo un restyling decisamente ampio e che è passato anche dall’addio di Roberto Firmino. Sullo sfondo restano anche Real Madrid e Chelsea, ma in seconda fila rispetto alle altre. Il Bayern Monaco, che è in trattativa con il Napoli anche per Kim Min-Jae, sembra orientato, invece, su Harry Kane per cui ha già presentato un’offerta ufficiale e cercherà in tutti i modi di concludere positivamente la trattativa per l’inglese.

È chiaro che di fronte a un’uscita di questa portata, i campioni d’Italia dovrebbero muoversi celermente per trovare un sostituto che non faccia calare a picco la qualità complessiva della rosa a disposizione di Rudy Garcia. La lista di nomi è lunga e va da nomi più abbordabili e meno costosi fino a profili più ambiti e anche difficili da portare nel capoluogo campano. Stringiamo le possibilità a due nomi più caldi: Beto dell’Udinese e Rasmus Hojlund dell’Atalanta. Entrambi giocano in Italia e conoscono bene il campionato italiano. Il bianconero non è più giovanissimo, ma ha delle caratteristiche che si sposano bene con il gioco del Napoli. Per portarlo in Campania servono 25 milioni circa e su di lui ci sono anche i club di Premier League. Per il centravanti di Gian Piero Gasperini la cifra raddoppia: si parla di 45-50 milioni per un ragazzo che, però, sembra avere davanti un futuro splendente. E anche il Manchester United resta alla finestra per lui, pronto a concretizzare un interesse vivo da mesi.

Non è meno vibrante il calciomercato della Roma, anche sotto il profilo offensivo. I giallorossi hanno perso Tammy Abraham almeno fino a gennaio a causa del brutto infortunio patito dall’inglese e che necessita di sei mesi per il ritorno in campo. La principale alternativa resta Andrea Belotti, sperando che il suo apporto offensivo possa essere molto più concreto in termini realizzativi rispetto all’anno passato. È chiaro che non possa bastare per affrontare al meglio anche l’Europa League. I tifosi spingono per un profilo come Mauro Icardi che, a quanto pare, è ancora molto apprezzato dal pubblico italiano, ma l’opportunità più concreta resta Gianluca Scamacca, sempre che alla fine il West Ham si decidesse ad aprire al prestito. L’ex Sassuolo conosce l’ambiente dove è cresciuto e ha dalla sua parte una fisicità abbinata a qualità che piacciono molto a José Mourinho, che è pronto a togliere il meglio dal ragazzo. Attenzione anche a M’Bala Nzola che è retrocesso con lo Spezia, ma ha dimostrato qualità enormi nel reparto offensivo e una potenza che non tutti hanno. Non può essere considerata una vera alternativa, ma un’opportunità che i capitolini valuteranno nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda la Roma, c’è anche da considerare il futuro di Paulo Dybala. L’argentino ha vissuto una stagione da protagonista assoluto nella Capitale segnando anche in finale di Europa League. La Joya è tornato a essere leader di un progetto, l’eroe popolare in grado di trascinare anche dal punto di vista tecnico ed è esattamente quello di cui aveva bisogno. In più ha costruito un ottimo rapporto con Mourinho, che non è affatto banale per costruire le prospettive future. La volontà di tutte le parti in causa è permettergli di restare, ma il rinnovo deve essere chiuso al più presto per accontentare il calciatore ed evitare l’inserimento di club esteri che potrebbero pagare la clausola rescissoria. Nelle ultime ore, infatti, si sta iniziando a parlare di valutazione attente da parte dei club sauditi che potrebbero ricoprire l’ex Juventus di denaro. Un’eventualità che la società ora deve scongiurare a tutti i costi, o quasi.

Insomma, i prossimi giorni si preannunciano bollenti sul calciomercato e ancora bisogna capire chi lascerà l’Italia per avere un quadro completo di chi invece potrebbe arrivare. Di certo, l’attenzione è massima sui nostri gioielli, ma cedere non è sempre un meno, specialmente se si parla di bomber. Trovare un sostituto all’altezza può essere un’impresa e in molti non riescono a portarla a termine.

 

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