Tromboflebite: sintomi e cure

Tromboflebite: vi spieghiamo quali sono i sintomi e le cure. Il problema, detto comunemente flebite, è causato da uno o più trombi che ostruiscono le vene, ostacolando il passaggio del sangue. I fattori responsabili della tromboflebite possono essere molteplici. La parte del corpo che ne è affetta mostra rossore e gonfiore mentre i soggetti accusano spesso dolore. Solitamente si verifica la tromboflebite agli arti inferiori; è più raro che interessi le braccia o il collo. La cura consiste nella somministrazione di farmaci anticoaguanti e antitrombotici, oltre a bendaggio e rimozione delle vene varicose.

I sintomi

La patologia è piuttosto comune e ha una maggiore incidenza in età avanzata. I sintomi della tromboflebite sono costituiti dal gonfiore e rossore. Al tatto, la vena si presenta dura e causa un dolore che aumenta quando si è in piedi. Persino una semplice passeggiata può diventare problematica. In alcuni casi, provoca anche la febbre. Le cause della tromboflebite sono da individuare nella formazione dei coaguli che possono dipendere da una condizione genetica oppure da una lesione. Situazioni come lo stare a letto per lungo tempo oppure trascorrere seduti gran parte della giornata, possono favorire la patologia. Altre situazioni che possono concorrere all’insorgenza della tromboflebite sono: paralisi agli arti superiori o inferiori, fumare, avere un pacemaker.

Le cure per la tromboflebite
Per prevenire il problema, è importante evitare di rimanere seduti a lungo e seguire le regole che fanno bene al cuore, favorendo la corretta circolazione del sangue. Altri accorgimenti possono rivelarsi molto importanti per chi soffre del disturbo. Smettere di fumare migliora l’efficienza dell’apparato cardiocircolatorio: pertanto, è bene abbandonare questa cattiva abitudine in presenza della patologia. Per quanto concerne la cura per la tromboflebite, dopo un’attenta analisi, il medico può decidere sull’opportunità di prescrivere farmaci anticoagulanti e antitrombotici. Bisogna prestare particolare attenzione all’interazione dei medicinali: se si vuol ricorrere ad un antidolorifico come il paracetamolo per attenuare il dolore, è necessario consultare il medico di fiducia piuttosto che lasciarsi andare a cure fai da te. Per la tromboflebite profonda, la terapia prevede anche il bendaggio e le calze elastiche che minimizzano il rischio di complicazioni. In ultima istanza, il medico può decidere per l’intervento chirurgico di rimozione delle vene varicose, lo stripping, eseguito in day hospital. Nei casi più gravi, si può effettuare il bypass, inserendo un tubicino nella vena.

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