Trichechi spiaggiati in Alaska: 35mila esemplari in pericolo

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Le immagini rilanciate in tutto il mondo attraverso i media dei trichechi spiaggiati in Alaska qualche giorno fa ripropone con urgenza il tema dei cambiamenti climatici, e le conseguenze nefaste per gli abitanti del pianeta. Ora il faro è puntato su questi enormi e paciosi pinnipedi, che rischiano seriamente l’estinzione proprio a causa dei mutamenti del clima: l’ultima emergenza vede 35mila esemplari ammassati l’uno vicino all’altro per sopravvivere, dopo essersi spiaggiati sulle coste a nord dell’Alaska.

Le foto dall’alto di questa enorme massa vivente formata da migliaia di trichechi impressionano non poco, e gli esperti puntano il dito ancora una volta contro i cambiamenti del clima, che stanno conducendo ad uno scioglimento dei ghiacci sempre più rapido, tanto che recentemente il mar Artico ha raggiunto il suo sesto minimo storico da quando esistono le rilevazioni. I trichechi sono soliti migrare verso questi lidi, utilizzando le loro enormi zanne come leve per muoversi nel ghiaccio, ma lo scioglimento disorienta questi poveri animali, tanto che in migliaia si sono spiaggiati nei giorni scorsi, e le stime della National Oceanic and Atmospheric Administration parla di oltre 35mila esemplari in pericolo.

Ora l’attenzione mediatica è puntata sui trichechi, ma in realtà sono moltissime le specie a rischio a causa dei cambiamenti del clima: tartarughe di mare, panda giganti, oranghi e orsi polari hanno visto decimare la loro popolazione negli ultimi 40 anni con numeri allarmanti, oltre il 52 per cento di esemplari scomparsi. Margaret Williams, managing director del programma World Wildlife Fund’s Arctic, ha dichiarato alla stampa: ‘Quello che sta accadendo ai trichechi è successo agli orsi polari nell’Artico, è un altro evidente segno del drammatico cambiamento delle condizioni ambientali dovute allo scioglimento dei ghiacci. È giunto il momento per il resto del mondo di prenderne coscienza‘. I trichechi sono animali solitari, raramente vivono ammassati tra loro, e quando accade finiscono per uccidersi per conquistare il cibo o schiacciandosi con l’enorme peso: mai fino ad oggi ne erano stati visti così tanti ammassati in un fazzoletto di terra. Un fenomeno che purtroppo rischieraà di ripetersi in futuro con sempre maggiore frequenza se non si invertirà la rotta sulle politiche ambientali.

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