Trasporto sostenibile, Venezia è la città più eco-mobile d’Italia

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Venezia è la città più eco-mobile d’Italia, secondo il nono Rapporto di Euromobility elaborato in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, e intitolato ‘Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città’. Già nel 2013 la città lagunare aveva sbaragliato la concorrenza, forte non solo per le sue ‘virtù naturali’, ovvero il basso indice di motorizzazione e la più estesa area pedonale favorite dalla particolare conformazione geografica, ma anche ad un eccellente servizio di trasporto pubblico, e un sistema di bike sharing e car sharing molto efficiente. Vediamo in dettaglio il resto della classifica, che conferma come il Nord Italia sia molto più avanzata sul fronte del trasporto sostenibile rispetto al resto del Paese, mentre il profondo Sud arranca nelle ultime posizioni.

Nella top ten della mobilità sostenibile figurano Brescia al secondo posto e Torino al terzo, seguite da Parma, Milano, Firenze, Bologna, Padova, Bergamo e Cagliari, prima città del Meridione a fare capolino per la prima volta tra le dieci posizioni iniziali, all’interno di un quadro generale in cui si evince ancora una profonda asimmetria tra le due parti del Paese. Se infatti a Nord si registrano continui progressi sul fronte dell’innovazione, restano molto indietro le realtà meridionali: Roma ad esempio nel monitoraggio di Euromobility si piazza al diciassettesimo posto, mentre in fondo alla classifica della mobilità troviamo Reggio Calabria, Potenza e L’Aquila. Lorenzo Bertuccio, direttore scientifico di Euromobility, scende nel dettaglio: ‘Il Rapporto conferma che la cosiddetta sharing mobility è ormai una realtà consolidata, almeno nei desideri dei cittadini: gli utenti dei servizi di bike sharing sono cresciuti rispetto all’anno precedente di quasi 11 punti percentuali e quelli dei servizi di car sharing convenzionale di oltre 21, raggiungendo questi ultimi quasi quota 30mila. Le città sembrano finalmente aver compreso il cambio di atteggiamento dei cittadini: crescono infatti sia il numero di biciclette in sharing, con +17,2 per cento, sia le auto condivise dei servizi convenzionali, +22,8 per cento, che superano nel 2014 le 700 unità‘.

Qualche segnale positivo ed in controtendenza anche nel Meridione comunque c’è, come a Cagliari, dove gli utenti del car sharing convenzionale utilizzano di più il servizio rispetto a qualsiasi altra città italiana, oppure Palermo, che ha introdotto il servizio su area vasta, un progetto all’avanguardia messo in campo insieme a sole altre tre città, Trento, Bolzano e Torino. Il Rapporto segnala inoltre una lieve flessione del tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane monitorate, e la progressiva crescita del numero di veicoli a basso impatto, i quali raggiungono complessivamente l’8,5 per cento del parco auto circolante in Italia. Chiudiamo con l’unico dato negativo registrato in tutto il Paese, ovvero la riduzione dei servizi di trasporto pubblico offerti ai cittadini, ben in 43 città su 50: crescono insomma le forme di mobilità alternativa, ma il trasporto pubblico locale, anche a causa dei continui tagli ai finanziamenti del governo centrale alle Regioni, ha visto un progressivo peggioramento con tagli di linee e carenze di mezzi, sia su gomma che su ferro.

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