Test emissioni auto: Unione Europea più severa

Arriva una notizia molto importante da Strasburgo, l’Unione Europea ha deciso, dopo lunghe negoziazioni, di promuovere la possibilità di effettuare nuovi test su strada per evitare che si possa cadere ancora in uno scandalo come quello del Gruppo Volkswagen.

Il comitato tecnico dei 28 Stati membri ha finalmente trovato l’accordo, superando cosi le differenti opinioni a riguardo dei test, e ha votato a favore dell’introduzione di nuovi esami sulle emissioni reali dei veicoli diesel cosi da avere un’omologazione precisa di quel tipo di motori.

L’obiettivo che si è posta l‘Unione Europea è quello di ridurre considerevolmente la differenza tra le emissioni di NOx, ossido di azoto, rilevata su strada e in laboratorio. La proposta di effettuare dei test su strada, oltre che in laboratorio, era stata effettuata prima dello scoppio dello scandalo Volkswagen. Dal prossimo gennaio i test verranno, alla luce di quanto è stato deciso dai “ventotto” dell’UE, sia in laboratorio che su strada.

Il limite di eccedenza deciso dagli stati membri per le case automobilistiche del 110% entro settembre 2017 per i nuovi modelli ed entro il settembre 2019 per i nuovi veicoli. Entro il primo mese del 2020 le case automobilistiche dovranno ridurre l’eccedenza al 50% per i nuovi modelli mentre entro il gennaio dell’anno successivo per i nuovi veicoli. Secondo la Commissione, il divario attualmente riscontrabile sul mercato può arrivare anche al 400%, un numero incredibile.

La commissaria Ue, Elzbieta Bienkowska alla fine della contrattazione ha dichiarato: “L’Unione europea è la prima e unica regione al mondo a decidere questi metodi di test così forti. E questa non è la fine della storia. Completeremo questo importante passo con una revisione del regolamento quadro relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore. Stiamo lavorando duramente per presentare una proposta per rafforzare il sistema di omologazione e rafforzare l’indipendenza dei controlli”.

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