Terremoto Centro Italia: l’Ue stanzia 1,2 miliardi per la ricostruzione

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FOTO: ANSA

Novità importanti arrivano dal Parlamento Europeo per gli abitanti delle zone colpite dal terremoto in Centro Italia, nell’agosto e nell’ottobre 2016, e nel gennaio 2017. L’UE ha approvato in via definitiva lo stanziamento di 1,2 miliardi di euro per 140 comuni dislocati nelle quattro regioni italiane, Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo, centro nevralgico dello sciame sismico.

A favore dello sblocco delle somme per le popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia, hanno votato 658 europarlamentari, 6 sono stati i no e 26 gli astenuti. Il Fondo di solidarietà Ue (Eusf) potrà essere impiegato per far fronte alle spese di ricostruzione, emergenza e pulizia, nonché per la tutela dei monumenti storici. La maxi somma arriverà in Italia, al massimo entro metà ottobre.

Si tratta di una cifra davvero importante, che mai prima d’ora era stata concessa in così poco tempo. Secondo quanto sostenuto dal Parlamento europeo, l’Italia è il più grande beneficiario dell’Eusf, da quando il fondo è stato creato 15 anni fa, infatti, ha ricevuto 1,3 miliardi di euro.

L’annuncio dell’approvazione definitiva dello stanziamento in favore delle popolazioni colpite dai terremoti del Centro Italia giunge da Strasburgo, nello stesso giorno, in cui il presidente Claude Juncker, ha illustrato, nel suo discorso, lo stato dell’Unione. Il maxi-contributo di 1,2 miliardi per le quattro regioni, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo colpite dal sisma del 2016 e 2017, conferma quanto era stato annunciato, alcune settimane fa, dal presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani, dinanzi ai resti della chiesa di San Benedetto a Norcia.

‘È un provvedimento di estrema importanza non solo perché attribuisce la dotazione più alta mai erogata dal Fondo di Solidarietà Ue, ma anche per la procedura, che ci permette una pronta erogazione’, ha spiegato l’eurodeputato di Ap, Giovanni La Via, relatore del rapporto sulla mobilitazione del Fondo di Solidarietà per l’assistenza all’Italia.

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