Tel Aviv, attentato terroristico: 4 morti. Hamas rivendica

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Il terrore nel centro di Tel Aviv, colpi di arma da fuoco sono stati sparati ieri sera nel frequentato Mercato di Sarona vicinissimo al quartier generale dell’Esercito. Dall’attentato sono rimaste ferite 6 persone, mentre 4 sono state uccise. Due dei feriti sono in condizioni molto gravi. Secondo le ricostruzioni, un primo uomo armato ha aperto il fuoco sui passanti seguito subito dopo da un altro attentatore.

I responsabili, ha spiegato la polizia, sono due palestinesi della zona di Hebron e sono cugini. Una portavoce della polizia israeliana ha affermato in un comunicato stampa che i due uomini armati sono stati arrestati e uno di loro è sotto interrogatorio. Hamas attraverso l’alto funzionario, Mushir al-Masri ha fatto sapere che il suo movimento “benedice l’attentato, che è una risposta ai crimini israeliani a Gaza e in Cisgiordania”.
“Questa operazione è stata effettuata dopo un certo periodo di tempo, in cui alcuni pensavano che l’Intifada si fosse interrotta a causa di arresti e operazioni di sicurezza, ma l’attacco dimostra che l’Intifada è ancora in corso”, ha detto Al- Masri. Hamas, in una dichiarazione via e-mail rilasciata in Cisgiordania, ha inoltre fatto sapere che i due palestinesi “sono membri di Hamas”: pur non avendo rivendicato ufficialmente l’attentato, il movimento ha dichiarato che i due responsabili, Khaled Makhamra e Mohamed Makhamra, sono i nipoti di due membri di Hamas imprigionati in Israele.
Nel frattempo, la formazione politico-militare di sinistra Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha affermato in una dichiarazione che l’attacco “è una risposta naturale alle violazioni israeliane che avvengono ogni giorno, e soprattutto alle esecuzioni quotidiane di palestinesi in Cisgiordania e a Gaza”. “E’ un messaggio per dire ai sionisti che la resistenza armata è l’unico mezzo per ottenere nuovamente i diritti”.
I due attentatori, Muhammad e Khalid Muhamra, hanno 21 anni e sono originari di Yatta, sono entrati illegalmente in Israele ma non hanno precedenti.


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