Tariffe di Roaming in Europa: ufficiale, addio da giugno 2017

Vodafone aveva anticipato tutti e aveva proceduto con il taglio delle tariffe di roaming in Europa già a partire da diverso tempo. La data limite prevista era quella del mese di giugno 2017 (oggi ufficializzata) ma Vodafone aveva comunque deciso di tagliare le tariffe di roaming per i nuovi piani business e consumer. Coloro che ne sono in possesso, possono dunque già telefonare, inviare messaggi e navigare su internet proprio come se si trovassero ancora in Italia e tutto questo grazie agli accordi di roaming che Vodafone ha siglato in Europa e in ottantasette Paesi del mondo.

Il taglio delle tariffe di roaming applicato da Vodafone riguarda i nuovi piani RED, ossia gli abbonamenti consumer e l’offerta dedicata per la tipologia di clienti business. Tutti questi piani prevedono al loro interno chiamate, messaggi e traffico dati anche per l’estero, senza alcun costo extra (ma con alcuni limiti).

IL PUNTO SULLE TARIFFE DI ROAMING

Oggi però, le tariffe di roaming in Europa sono ufficialmente arrivate al loro punto di non ritorno: a partire dal 15 giugno 2017 saranno completamente eliminate, così come da accordo raggiunto da Commissione, Parlamento e Consiglio Ue. D’altra parte che senso ha parlare di Unione Europea se ancora esistono barriere e confini ben tracciati, con solchi ben distinguibili e disagi per i cittadini del Vecchio Continente? Accogliamo con grande felicità la decisione del Parlamento Europeo che finalmente ha votato a favore dell’abolizione del roaming nell’Unione. La conseguenza sarà diretta e molto semplice: non si dovranno più pagare tariffe esose per chiamare, farsi chiamare, inviare messaggi e soprattutto navigare online quando si viaggia in uno degli stati dell’UE. Una decisione importante, anche e soprattutto per gli operatori telefonici e per i loro interessi.

Una scelta per tutelare gli operatori, non solo i consumatori

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Già, perché non si pensi che è tutto un regalo per noi consumatori: al contrario è prima di tutto un passo incontro ai carrier che in questi anni non hanno certo guadagnato dalle loro assurde e altissime tariffe imposte. Al contrario, si è stimato che la perdita economica sia di circa 300 milioni di utenti itineranti, che quando viaggia preferisce utilizzare il telefono e i suoi servizi il meno possibile, addirittura non usandolo proprio. Certo, nell’ultimo periodo gli operatori telefonici – anche italiani – si sono fatti furbi andando a garantire bundle convenienti (come Vodafone Smart Passport valevole anche negli USA dal costo di 3 euro al giorno) oppure permettendo al cliente di spendere come in Italia (con 3 ad esempio). Ma non basta ancora.

Le parole di Neelie Kroes

Entro l’estate 2017 si dirà finalmente addio al roaming e benvenuto all’unificazione delle tariffe telefoniche come confermato da Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea, che ha affermato che “Elimineremo le barriere per semplificare la vita e ridurre i costi. Visto che ormai tutti utilizziamo abitualmente Internet e connessioni mobili abbiamo il diritto di non essere imbrogliati oppure mal informati. Serve più trasparenza”. E serve anche più concorrenza, con un conseguente e possibile crollo dell’offerta come capitato di recente anche da noi con bundle sempre più abbondanti e economici.

Verso l’estinzione degli SMS

Sarà solo il primo passo verso un futuro in cui usare lo smartphone e i cellulari sarà sempre più economico e aperto in tutto il mondo, perché usare le tecnologie mobile crea mercato e “soldi” dunque sarà sempre più inteso come un servizio che genera business. Ci è voluto un po’ troppo tempo per capirlo (e ancora adesso c’è chi non lo capisce, vedi Wi-Fi a pagamento folle) ma qualcosa sta cambiando. La prima conseguenza di questa liberalizzazione sarà un’ulteriore propulsione all’estinzione degli SMS ormai sbranati dalla convenienza e facilità d’uso degli Instant Messaging.

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