Surriscaldamento batteria cellulare: quali sono le cause

Visto il recente problema che ha colpito il nuovo Samsung Galaxy Note 7, la cui batteria sembra esplodere, letteralmente, a causa del surriscaldamento, andiamo ad esaminare quali sono le cause che portano la batteria di uno smartphone a surriscaldarsi. Al giorno d’oggi, sul mercato, sono presenti degli smartphone che riescono a portare a termine operazioni degne di un Pc portatile, ma quando un componente di essi non funziona come dovrebbe, il rischio per l’incolumità dell’utente è assai elevato e bisogna correre ai ripari.

note 7 esploso

Samsung è passata all’azione e ha dato l’annuncio ufficiale di ritirare dal mercato tutti i Galaxy Note 7 che sono stati venduti fino ad ora, circa 1.000.000 di unità, perché a 35 di loro è letteralmente esplosa la batteria. Tutti gli utenti hanno riscontrato le stesse condizioni: lo smartphone era sotto carica e stava, nel frattempo, uplodando dei file media nel proprio cloud storage. La batteria funziona in base al principio della differenza di potenziale: detta in soldoni, quando uno smartphone è in uso, degli ioni di litio viaggiano dal punto A al punto B e forniscono energia all’intero apparato, mentre, quando il device è sotto carica, gli ioni ritornano dal punto B al punto A. Se lo smartphone, quindi, sta compiendo un’operazione che muove gli ioni in un verso, ma, allo stesso tempo, un’altra forza (la ricarica) spinge gli ioni nella direzione opposta, si viene a creare un vero e proprio “attrito elettrico” che porta al surriscaldamento della batteria e, di conseguenza, all’esplosione di quest’ultima.

Ma come è possibile che solo pochi esemplari di smartphone hanno questo problema? Probabilmente, come capitò qualche anno fa con iPhone 4, alcuni esemplari di iPhone 5 ed oggi col Note 7, la velocità di ricarica è troppo alta e questo, andando in contrasto con un grande dispendio di energia durante un’operazione impegnativa, porta i problemi sopracitati.

Un’altra causa del surriscaldamento della batteria e, quindi, di una minore autonomia del device è da attribuire all’architettura del device. Alcuni processori tendono a scaldare più di altri: di solito i processori a 4 core, lavorando ad una frequenza più alta di quelli a più core generano più calore e questo calore, essendo lo smartphone molto compatto, si trasferisce alla batteria che si scarica più velocemente. Eclatante, lo scorso anno, fu l’impatto che la CPU Qualcomm Snapdragon 810 aveva sugli smartphone: i punteggi dei benchamrk si abbassavano ogni volta che venivano ripetuti ed il telefono poteva raggiungere temperature che superavano i 60 gradi in estate e questo calore si trasmetteva direttamente alla batteria deteriorandone le prestazioni.

Un’ulteriore causa dell’aumento della temperatura nella batteria può essere ricondotta ad un’ottimizzazione non perfetta del sistema operativo che, consumando troppa energia, la mette sotto stress, diminuendone, di conseguenza, l’autonomia.

La causa più pericolosa del surriscaldamento della batteria, però, è dovuta ad un difetto del caricatore: che lo smartphone si scaldi sotto carica è normale, ma non è normale che, appoggiandolo sulla mano, non si riesca a tenerlo per più di qualche secondo a causa del troppo calore emanato. In quel caso si tratta di un problema del caricabatterie o, se la sfortuna è vostra alleata, di un unione di tutti i casi elencati fino ad ora messi insieme. Spedite il vostro device in assistenza ed assicuratevi che le dovute riparazioni siano effettuate.

Galaxy note 7

Queste erano le principali cause del surriscaldamento della batteria dello smartphone. Se doveste incontrare spesso uno di questi problemi, non esitate a contattare il rivenditore del prodotto al fine di evitare spiacevoli incidenti come quelli accaduti di recente con il Samsung Galaxy Note 7.

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