Stupra bimba di due mesi, pedofilo arrestato grazie al video della violenza

Un pedofilo di trenta anni è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di aver violentato una bambina di due mesi per almeno 25 volte, fino a quando la piccola ha raggiunto sette mesi di età. L’uomo è stato incastrato da alcuni video degli abusi commessi, che lui stesso aveva realizzato e che erano conservati nel suo telefonino.

Stupra una bimba di due mesi e filma tutto in un video

Edd Lahar è il nome del 30enne dell’Oregon, negli Stati Uniti, che dopo una denuncia da parte di un anonimo è stato arrestato dalla polizia al termine di lunghe indagini. Chi ha denunciato ha raccontato di essersi imbattuto casualmente nel video che mostrano le violenze di Lahar sulla bambina.

Quando gli uomini delle forze dell’ordine hanno cominciato le indagini, hanno effettuato anche una perquisizione nell’appartamento in cui viveva l’uomo.

Lì, oltre a trovare molto materiale pedopornografico come foto, hanno controllato anche i computer presenti a casa e il telefonino dell’uomo che inizialmente si è dichiarato innocente. I dispositivi erano pieni di video dell’orrore, che mostravano abusi sessuali commessi da Lahar su bambini. Tra i quali la piccola di due mesi.

Le foto e i video degli orrori commessi

Solo a quel punto l’uomo, che in un primo momento aveva negato ogni coinvolgimento nella vicenda, ha ammesso finalmente la sua colpevolezza. In precedenza, infatti, aveva sostenuto che le immagini pornografiche trovate dagli investigatori erano presenti “per caso” sul suo computer.

L’uomo è stato dunque arrestato, le accuse a suo carico sono di stupro e detenzione di materiale pedopornografico. Gli è stato negato inoltre l’accesso ad internet e il contatto con la mamma e la piccola. Potrà uscire su cauzione con un eventuale versamento di un milione di dollari.

Il procuratore di Benton, contea di competenza per il processo a Edd Lahar, ha dichiarato:”Come pubblici ministeri, una delle nostre principali priorità è proteggere i nostri cittadini più vulnerabili ed è difficile immaginare qualcuno più vulnerabile di un bambino”.

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