Strage San Bernardino, i killer si erano radicalizzati negli USA. Obama: ‘Non ci faremo terrorizzare’

Discorso di Barack Obama alla nazione

Barack Obama parla alla nazione e chiarisce che, se anche la strage di San Bernardino conferma il rischio attentati negli USA, gli americani non si faranno terrorizzare. ‘È possibile che questi due attentatori siano stati radicalizzati per compiere questo atto di terrore. Se così fosse, metterebbe in evidenza una minaccia su cui ci concentriamo da anni: il pericolo di persone che soccombono a ideologie estremiste violente‘, ha detto il capo della Casa Bianca. ìSiamo forti. E non saremo terrorizzati. Come presidente la mia massima priorità è la sicurezza del popolo Usa. È un lavoro che dovrebbe unire tutti noi, come americani, in modo da fare tutto quanto in nostro potere per difendere il Paese. È così che possiamo onorare le vite perse e inviare un messaggio a chi cerca di farci del male. Noi siamo americani e difenderemo i nostri valori: una società libera e aperta‘.

Che Syed Rizwan Farook e la moglie Tashfeen Malik, autori del massacro che è costata la vita a 14 persone e il ferimento di 21, si siano radicalizzati su suolo americano, è l’ipotesi che gli inquirenti valutano come la più probabile. Non sono stati trovati collegamenti diretti tra la coppia e cellule dell’Isis. Fonti legate allo Stato Islamico invece, li danno come loro sostenitori. “Due soldati del Califfato hanno compiuto un attacco a San Bernardino, uccidendo 14 miscredenti“, si legge si uno degli organi di propaganda dell’Isis, al Bayan.

La vera lotta è però interna agli Stati Uniti e riguarda il possesso delle armi, che rendono sempre più insicuro il Paese, come dimostrano i numeri delle stragi negli USA. I repubblicani hanno sì espresso il loro cordoglio per le vittime, ma hanno ribadito che la legge sulle armi non va toccata. Gli interessi politici della destra americana sono troppi: la maggioranza del loro elettorato vuole poter comprare una pistola o un fucile senza alcuni limiti e le pressioni della lobby delle armi sono enormi.

Obama invece continua a chiedere un intervento per limitare l’acquisto di armi da fuoco, ancora di più dopo questa folle strage. “Chi è inserito nella no-fly list può entrare in un negozio e acquistare un’arma. Questo è folle. Invito il Congresso a correggere la legge“, ha ribadito più volte nei giorni a ridosso della sparatoria. “I killer hanno usato fucili d’assalto in stile militare per uccidere quante persone possibili: questo ci ricorda che in America è troppo facile per le persone pericolose mettere le mani su un’arma“.

La tesi del Presidente è che chi è ritenuto troppo pericoloso per salire su un aereo, lo è anche per comprare un’arma. “Potremmo non essere in grado di prevenire ogni tragedia ma, come minimo non dovremmo rendere più facile a potenziali terroristi o criminali mettere le mani su un’arma che potrebbero usare contro gli americani“, ha concluso.

Si indaga per terrorismo

Sparatoria California, il ricordo dei cittadini a San Bernardino

Al momento comunque, secondo quanto riportato dal New York Times, l’Fbi si sta occupando della sparatoria come se fosse un caso di terrorismo.

Alcune fonti sostengono che uno dei due killer, Syed Rizwan Farook, si fosse radicalizzato: l’uomo infatti aveva contatti telefonici e tramite social con diversi soggetti legali al terrorismo internazionale. Questa sua posizione estremista, insieme ad altri fattori, potrebbe aver contribuito a far scatenare la furia omicida. Inoltre, sia lui che la moglie avevano compiuto diversi viaggi in Pakistan, loro Paese d’origine, e in Arabia Saudita.

Secondo il capo della Polizia locale, fortunatamente un telecomando malfunzionante ha evitato l’esplosione di un tubo-bomba, ritrovato sul luogo della strage. Infine, in casa dei due coniugi killer è stato ritrovato un vero e proprio arsenale: 12 ordigni esplosivi, oltre 5000 proiettili a altro materiale esplosivo.

Cosa è accaduto a San Bernardino

Strage centro disabili California

Nuova strage in California: due killer che hanno aperto il fuoco senza tregua contro una scuola per disabili, sono stati uccisi, a seguito di un inseguimento serrato della Polizia. Al momento si registrano 14 morti e 17 feriti. I due responsabili sono un uomo e una donna, sposati, Syed Rizwan, 28 anni, e Tashfeen Malik, entrambi pesantemente armati. L’Fbi al momento non ha identificato un movente, ma non esclude la pista del terrorismo.

L’esatta dinamica è ancora da chiarire. Secondo quanto ricostruito sinora, Syed Rizwan, stava partecipando alla festa di Natale, organizzata in una delle sale della struttura, ‘Ma si era allontanato prima della fine, probabilmente dopo un litigio’, ha riferito in conferenza stampa lo sceriffo. Se n’è andato per tornare con la complice (ovvero la moglie), munito di diverse armi d’assalto: a quel punto hanno aperto il fuoco senza fermarsi per almeno 30 secondi e dopo aver ricaricato le armi, hanno ripreso nuovamente a sparare sui presenti.

Poi si sono dati alla fuga, a bordo di un suv nero, mentre la Polizia e i soccorsi sono intervenuti immediatamente nel centro disabili. Gli artificieri hanno fatto brillare un pacco sospetto e hanno poi rimosso altro materiale esplosivo, che era stato sistemato nell’edificio.

Gli agenti hanno poi potuto scovare i due killer, grazie a una segnalazione di un indirizzo, che li ha condotti a Redlands, nella contea di San Bernardino, dove il suv era stato avvistato.

Lì ha avuto inizio l’inseguimento, trasmesso in diretta tv, che si è concluso con una sparatoria, nella quale i due killer sono rimasti uccisi. Un poliziotto è rimasto lievemente ferito. Il suv è stato letteralmente travolto dai colpi della Polizia.

Una terza persona è stata fermata, ma non è ancora certo che sia coinvolta nella strage del Centro Disabili.

‘E’ stata vista fuggire dal luogo della sparatoria e la stiamo interrogando’, ha dichiarato il capo della Polizia di San Bernardino, Jarrod Burguan.

I media americani sottolineano che la sparatoria di oggi è la peggiore degli Stati Uniti, dopo la strage alla scuola elementare di Newtown, nel Connecticut, dove tre anni fa, morirono 26 tra bambini e adulti.

Barack Obama, informato della notizia, ha subito commentato: ‘Troppe sparatorie, basta. Il Congresso deve fare di più per prevenire la violenza delle armi da fuoco’.

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