Strage Cisterna di Latina, Antonietta Gargiulo ha saputo della morte delle figlie

Antonietta Gargiulo Luigi Capasso

[didascalia fornitore=”ansa”]Luigi Capasso con Antonietta Gargiulo e le due figlie[/didascalia]

Antonietta Gargiulo, unica sopravvissuta della strage a Cisterna di Latina, ha saputo della morte delle figlie per mano del marito, il carabiniere Luigi Capasso. La donna ha ripreso conoscenza lo scorso 6 marzo e, nella giornata dell’8 marzo ha avuto la terribile notizia supportata dalla sorella e dal team di psicologi del San Camillo di Roma, dove è ricoverata ancora in gravi condizioni. Di quella tragica giornata non ricordava nulla, ma ha capito di essere stata gravemente ferita dai tre colpi di pistola dal marito che poi ha ucciso le due figlie, Alessia e Martina, prima di togliersi la vita. Alla notizia è rimasta impietrita e sotto shock: viste le sue attuali condizioni di salute non potrà partecipare ai funerali.

La 39enne di Melito (Napoli), madre di Alessia e Martina, è ancora ricoverata al San Camillo di Roma dove è stata operata per l’estrazione della pallottola dal volto e la ricostruzione della mandibola: ferita gravemente con tre colpi di pistola, è ancora in gravi condizioni, ma sembra fuori pericolo.

Ore per lei inizierà la fase più delicata e terribile, quella della presa di coscienza di quanto accaduto lo scorso 28 febbraio. I familiari l’hanno raggiunta nella cittadina laziale fin dalle prime ore della strage e le sono stati accanto in questi giorni di ricovero.

Come ricostruito dagli inquirenti, la mattina della strage, le due bambine erano ancora a letto quando Antonietta è scesa in garage per andare al lavoro e, per non svegliarle, non mise il chiavistello, sapendo che da lì a poco sarebbe arrivata la baby sitter. La donna e le figlie avevano paura dell’uomo, ormai violento e geloso, e avevano un sistema di sicurezza che gli aveva impedito di entrare in casa.

Quell’accortezza però è stata fatale per le due bambine: Capasso è infatti riuscito a prendere le chiavi di casa dopo averle sparato ed entrare nell’appartamento senza difficoltà, dando poi il via alla strage pianificata nei giorni precedenti, come hanno dimostrato le indagini, tanto da aver lasciato persino le disposizioni testamentarie.

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