Spese scolastiche 2022: rincaro dei costi del 14%

I rincari sui prezzi colpiscono anche i prodotti scolastici. I genitori oltre all’aumento generale del costo della vita, dovranno sostenere anche un rincaro di circa il 14% sulle spese scolastiche.

bambini a scuola
Bambini che entrano a scuola – Nanopress.it

Secondo l’indagine di Idalo, un portale internazionale di comparazione dei prezzi in Europa, quest’anno si parlerà di un vero e proprio rincaro dei prezzi sul materiale scolastico. Alcuni prodotti (griffati) arriveranno a costare anche 200 euro.

Il rincaro dei prezzi sulle spese scolastiche

In una situazione generale caratterizzata da un aumento del costo della vita, a partire dai prezzi delle materie prime, fino a quelli della benzina, elettricità e gas; Probabilmente l’ultima notizia che gli italiani volevano sentire era proprio quella di un aumento anche delle spese scolastiche per i figli.

Infatti il ritorno a scuola sarà caratterizzato da un aumento generale dei prezzi del materiale scolastico. Partendo dagli zaini.

I più ambiti rimangono gli Invicta o i Seven, che troviamo in vetta alle classifiche dei rialzi dei prezzi. Inoltre, oltre agli zainetti classici vi sono anche i trolley. Questi partiranno da un prezzo medio di 30/40 euro, fino a raggiungere i 150 euro per le marche più in voga.

Aula di scuola
Aula di scuola – Nanopress.it

Ma non solo, anche il materiale da scrivania subirà degli aumenti, infatti secondo Idalo, le penne aumenteranno di circa il 11%, gli evidenziatori del 7% e le calcolatrici del 10%. 

Secondo la stima complessiva delle spese scolastiche, l’aumento generale sarà pari ad una media del 7%. 

Chi opterà per i prodotti firmati da influencer o calciatori famosi, la spesa sarà sicuramente maggiore. Infatti, un diario griffato arriverà a costare circa 30 euro, mentre un astuccio costerà anche 60 euro. 

Le cause dei rincari

Le cause principali dei rincari sulle spese scolastiche sono le stesse degli aumenti per tutti gli altri prodotti, ossia l’aumento del costo dell’energia, delle spese di produzione e anche delle materie prime. Questo ovviamente comporta un aumento dei costi dell’intera catena produttiva.

Dunque ci attende un autunno molto caro quest’anno, in quando molte famiglie italiane, saranno costrette a sostenere spese molto ingenti.

Il dato preoccupate è che in buona parte della popolazione che percepisce uno stipendio nella media, queste spese supereranno le entrate; ponendo un gran numero di famiglie in seria difficoltà.

Soprattutto in vista del fatto che gli aumenti coinvolgeranno i beni essenziali o anche l’elettricità e il gas.

Tutta questa situazione dovrebbe essere in qualche modo mediata da riforme del governo, ma a quanto pare l’Italia è uno dei pochi paesi europei in cui i politici non stanno acquisendo misure idonee a fronteggiare la situazione disastrosa in cui ci troviamo.

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