Sparatoria in Texas al concorso delle vignette anti-Islam, due morti

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Una sparatoria in Texas a un concorso di vignette anti-Islam ha causato due morti, i presunti attentatori, e un ferito. Tutto è successo nella notte presso il Curtis Culwell Center di Garland, sobborgo di Dallas dove si teneva una serata promossa dall’American Freedom Defense Initiative su iniziativa di Pamela Geller, attivista anti-musulmana molto nota negli States. Al cento dell’iniziativa, la sfida tra disegnatori con vignette contro Maometto e un premio di 10mila dollari al vincitore: verso le 19 ora locale, un’auto si è fermata davanti all’ingresso del centro e due uomini hanno iniziato a sparare contro le persone. Immediata la reazione degli agenti presenti sul posto che hanno fatto fuoco, uccidendo gli assalitori.

La Geller aveva riunito circa 200 ospiti per la serata, tra cui Geert Wilders, politico olandese noto per le sue posizioni xenofobe e fondatore del Partito della Libertà, nel mirino degli integralisti islamici da tempo per gli attacchi contro i musulmani. Gli inquirenti ritengono che l’assalto avrebbe avuto un duplice obiettivo: colpire Wilders e scagliarsi contro l’iniziativa promossa dalla Geller. A sostegno della tesi ci sarebbero anche dei tweet apparsi su un profilo dedicato ad Anwar al Awlaki, noto imam yemenita-americano e fonte d’ispirazione per gli jihadisti di origine occidentale, in cui si parla della sparatoria con un giuramento di fedeltà ad al Baghadadi, l’autoproclamato califfo dell’Isis.

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La stessa Pamela Geller potrebbe essere l’obiettivo dell’attacco. Ricca ereditiera di 58 anni, si è più volte espressa su posizioni ultraconservatrici, in particolare contro l’Islam, da lei ritenuta una credenza più che una religione. La Geller si è scagliata anche contro Barack Obama, chiamandolo in diverse occasioni “il figlio segreto di Malcom X”: sua l’iniziativa di premiare la miglior vignetta contro il Profeta.

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