Sparatoria a Las Vegas: 59 morti al concerto di musica country

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Sparatoria a Las Vegas, in Usa, nell’hotel Mandalay Bay Casino dove era in corso un concerto di musica country, il festival musicale ‘Route 91. Harvest‘. 59 persone sono morte e 527 sono rimaste ferite tra la folla di persone che si è riversata in strada nel panico. Dopo ore di apprensione in cui la polizia è stata impegnata in una complessa caccia all’uomo, gli agenti di Las Vegas hanno reso noto sul profilo twitter del Las Vegas Metropolitan Police Department di “aver neutralizzato un presunto assalitore”. In realtà con il passare delle ore si è appreso che il responsabile della sparatoria di Las Vegas, identificato come Stephen Paddock di 64 anni, si è sparato prima che la polizia entrasse nella stanza di hotel dalla quale sparava.

>>>ANSA/ Stephen, giallo del pensionato killer senza movente

[didascalia fornitore=”ansa”]Stephen Paddock, l’assassino di Las Vegas[/didascalia]

È quanto ha riferito lo sceriffo della contea di Clark, Joseph Lombardo, che ha spiegato che la polizia non ha al momento alcuna informazione sul movente della sparatoria avvenuta a Las Vegas.
Chi è l’autore della sparatoria a Las Vegas
Il responsabile della sparatoria è stato identificato come Stephen Paddock, di 64 anni, che secondo lo sceriffo non era legato ad alcun gruppo militante. “Abbiamo trovato numerose armi da fuoco nella stanza in cui era”, ha detto ancora Lombardo, mentre l’ipotesi più accreditata è che l’uomo abbia usato un’arma automatica (o più di un’arma) per sparare a lungo sulla folla. Joe Lombardo ha aggiunto che il responsabile della strage, Stephen Paddock, non aveva soltanto armi da fuoco ma anche esplosivi e altri dispositivi sui quali sono in corso analisi, che sono stati trovati nella sua casa di Mesquite, in Nevada.

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Il fratello del responsabile della sparatoria di Las Vegas Stephen Paddock, Eric Paddock, ha detto che la famiglia è scioccata dalla notizia. “Non abbiamo idea del perché. Siamo sconvolti. Siamo frastornati e le nostre condoglianze vanno alle vittime”, ha detto in una breve intervista telefonica Eric Paddock, con la voce che gli tremava.

Lo Stato islamico ha rivendicato la sparatoria avvenuta a Las Vegas tramite l’agenzia di stampa Amaq, legata all’Isis. Il gruppo terroristico sostiene che il killer si fosse convertito all’islam alcuni mesi fa. Gli inquirenti Usa tuttavia smentiscono che lo Stato islamico possa avere avuto un’influenza diretta nel gesto dell’uomo. Potrebbe quindi essersi trattato dell’atto di un lupo solitario che ha raccolto l’invito dell’Isis alla jihad universale.

Sparatoria Las Vegas Route 91 Harvest festival

ATTENTATO A LAS VEGAS: MORTI E FERITI AL CONCERTO
Sono più di cinquanta le vittime della sparatoria avvenuta vicino al Casino Mandalay Bay di Las Vegas durante un concerto country al Las Vegas Strip. Almeno 527 i feriti.

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Purtroppo cresce con il passare del tempo il bilancio delle vittime ferite a morte nella sparatoria presso l’hotel del Mandalay Bay Casino, dove era in corso il ‘Route 91. Harvest’ di Jason Aldean, un concerto di musica country. Dalle prime immagini che circolano in rete si notano diversi corpi di persone a terra, apparentemente morte. Decine di persone fuggono nel tentativo di mettersi al riparo mentre si distinguono chiaramente gli spari.

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Per molte ore almeno un miglio della Strip è stato chiuso mentre anche il traffico aereo all’aeroporto McCarran di Las Vegas, che sorge poco distante dalla zona dei casinò è momentaneamente bloccato, mentre in un altro tweet la polizia di Las Vegas chiarisce che “In questo momento non crediamo ci siano eventuali altri killer” in circolazione a Las Vegas.

A LAS VEGAS NON E’ STATO TERRORISMO
Secondo gli inquirenti l’attacco non sarebbe un atto terroristico. Secondo lo sceriffo Joe Lombardo non ci sarebbero connessioni tra jihadisti e Sthephen Paddock, il presunto assalitore di 64 anni (il nome è stato reso noto dalla NBC) che sarebbe un residente della città e sarebbe già noto alle forze dell’ordine. E’ dell’ultima ora la notizia secondo cui la polizia avrebbe individuato Mary Lou Danley, una donna asiatica che sarebbe la convivente dell’aggressore.

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