Spagna, maximulta a Glovo: ignorata la legge sui rider

Glovo finita nel mirino per aver violato la legge sui rider. La multa arrivata è salatissima, ben 79 milioni di euro.

Rider Glovo
Rider Glovo- Nanopress.it

In Spagna, l’azienda che si occupa di consegne a domicilio, è stata multata pesantemente.

Una sanzione da capogiro

La multa, di quasi 79 milioni di euro, è stata data a causa della violazione di una norma nota comunemente come ‘legge di rider‘.

Secondo tale normativa, i fattorini impiegati ad effettuare le consegne, non sono considerati lavoratori autonomi bensì dipendenti.

Stando a quanto comunicato dalle autorità iberiche, l’azienda non avrebbe messo in regola 10.600 rider, i quali operavano nella zona tra Valencia e Barcellona.

Prima dell’arrivo di questa normativa, i rider appartenevano alla categoria di lavoratori autonomi. Con l’arrivo della nuova legge, però, i fattorini vengono considerati a tutti gli effetti dei dipendenti nonostante non abbiano degli orari specifici di lavoro.

Le parole del ministero del lavoro in Spagna

Il ministero del lavoro spagnolo ha voluto spiegare precisamente ciò che sta accadendo attraverso alle parole della ministra Yolanda Díaz.

Rider Glovo al Colosseo
Rider Glovo al Colosseo- Nanopress.it

La donna ha accusato in maniera diretta l’azienda dicendo che Glovo sia colpevole di considerare i dipendenti come lavoratori autonomi, e quindi possessori di partita iva, coloro che invece sono lavoratori assunti dall’azienda stessa.

Insomma, stando a quanto dichiarato dalla ministra, l’azienda sta tentando di svolgere un’attività di ostruzionismo nei confronti dell’ispettorato del lavoro.

Si tratta di un’azione considerata gravissima, dato che ci troviamo in uno stato democratico, in cui ogni individuo della società ha eguali diritti.

Glovo, un’azienda in continua espansione

Attualmente l’azienda non ha proferito parola al riguardo. La maximulta ricevuta in Spagna non ha avuto alcun tipo di commento.

Tuttavia si tratta di un’azienda in continua espansione, considerando che lo scorso anno, soltanto in Spagna, ha scelto di espandersi attraverso l’acquisizione di una società, la Lola Market.

In concomitanza, in Portogallo durante lo stesso periodo, vi è stata anche l’acquisizione di un’altra azienda, nota come Mercadao. In entrambi i casi si tratta di aziende che si occupavano di consegna a domicilio.

Nel momento in cui è stata confermata l’acquisizione delle due aziende in questione, Glovo in una nota aveva scritto:
“Le operazioni consolidano ulteriormente la divisione Q-Commerce a seguito della recente acquisizione della divisione Europa dell’Est di Delivery Hero e della partnership da 100 milioni di euro con la società immobiliare svizzera Stoneweg”.

Consegna Glovo
Consegna Glovo- Nanopress.it

Anche in Italia la società Glovo sta acquisendo sempre più successo. I numeri parlano chiaro, con il terzo trimestre del 2021 il fatturato raggiunto è stato veramente molto elevato, pari a 151 milioni di euro.

Sono stati consegnati 36 milioni di ordini in tutti i Paesi in cui la società è attiva. Fino a qualche anno fa, a tutti i rider che decidevano di lavorare e quindi collaborare con le piattaforme di consegna a domicilio, lavoravano sotto forma di lavoratore autonomo.

Oggi la legge è cambiata in tutti i Paesi e per poter preservare ogni diritto ai lavoratori, l’azienda è costretta a sottoscrivere un contratto. Nel caso in cui l’azienda le venisse meno, la legge provvede immediatamente per tutelare il lavoratore e, esattamente come successo in Spagna, si procede con delle sanzioni.

Impostazioni privacy