Smart City Italia: qual è lo stato della situazione?

smart city italia milano

L’idea di smart city in Italia sta prendendo sempre più piede, e mostra il nostro Paese al passo con il futuro tracciato: a certificarlo è stato lo Smart Cities Index 2017, un’indagine costruita sulla base dei dati raccolti dall’applicazione EasyPark, che ha stilato una classifica delle 100 città più intelligenti del mondo, dopo una scrematura iniziale di 500 realtà urbane. Nella top 100 figurano infatti Milano, Torino, Roma e Napoli, esempio di smart city in cui progetti e tecnologie per città più intelligenti sono avviate o in stato avanzato in buona parte dei settori nevralgici considerati, con alcune eccezioni che rivelano ancora carenze e la necessità di maggiori investimenti. Ma lo stato della situazione delle smart cities in Italia è assai migliore di quanto ipotizzabile, a dimostrazione che il nostro Paese sta compiendo ampi sforzi per migliorare il complesso rapporto tra sostenibilità ambientale, sviluppo urbano e vivibilità dei cittadini.

Lo studio Smart Cities Index 2017, che vede in testa Copenaghen seguita da Singapore, Stoccolma, Zurigo, Boston, Tokyo, San Francisco, Amsterdam, Ginevra e Melbourne, vede l’Italia ben posizionata con 4 città, meglio di Francia, Regno Unito e Spagna: dal punto di vista qualitativo c’è ancora strada da fare, con Milano la meglio piazzata al posto n.60, seguita da Torinoi al 69, Roma 71 e Napoli 83. Vediamo allora in dettaglio i punti di forza e quelli di debolezza della piattaforma smart city in Italia, sulla scorta dei 19 parametri considerati dallo studio.

L’Italia più smart? Vince sul piano della sostenibilità ambientale

La nota più lieta del progetto smart city in chiave tricolore giunge dal fronte della sostenibilità, con Milano, Torino, Roma e Napoli che si piazzano nel primo terzo della classifica stilata sia per edifici a basso impatto ambientale che per elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Questo vuol dire che il nostro Paese sta affrontando nella maniera corretta gli investimenti sul fronte della riqualificazione energetica, forte anche degli incentivi messi sul piatto dal governo negli ultimi anni. Dalla prospettiva di altri parametri il discorso mescola invero luci e ombre, ed emerge in particolare il ruolo di punta di Milano ad esempio nella capacità di attrarre investimenti, staccando nettamente le altre tre città italiane della top 100, merito forse anche di un effetto Expo.

Smart City Italia 2017: mobilità e digitalizzazione il tallone d’Achille

Dove l’Italia deve ancora fare parecchi passi è nel campo della mobilità sostenibile, con l’eccezione dei servizi di car sharing, dove a parte Napoli le altre città viaggiano su livelli di soddisfazione molto elevati: ma il resto del trasporto pubblico vede le nostre città ancora molto indietro, con Roma che figura tra le peggiori al 95esimo posto. Siamo dunque ancora lontani dal raggiungimento di un obiettivo soddisfacente che consenta ai cittadini di lasciare la propria auto a casa e usufruire dei servizi di autobus e metropolitane, e poco conforta sapere che nel mondo vi sono città che rappresentano davvero un incubo traffico, come Nuova Delhi, Città del Messico e Bucarest, al cui confronto le nostre città paiono dei paradisi in Terra.

L’altro aspetto su cui il nostro Paese deve ancora compiere molti progressi è nel campo della digitalizzazione dei servizi pubblici, che vede la migliore Napoli appena alla 69esima posizione, mentre Roma e Milano sono tra le 10 peggiori. Anche dal punto di vista della velocità della connessione si salva solo Milano al numero 67, ma il capoluogo lombardo guadagna posizioni almeno in virtù di un’ottima rete di wi-fi gratuita: la speranza è che il progetto di fibra ottica su tutto il territorio possa portare nei prossimi anni l’Italia a scalare posizioni e migliorare sensibilmente questa criticità. Il progetto smart city ha esempi dunque virtuosi nel nostro Paese, e con un’adeguata politica di investimenti pubblici si potrebbe effettivamente giungere all’ideale di città intelligente, quella che studiosi ed esperti vedono come unica possibilità di garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni.

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