Simone Rugiati indagato per diffamazione: sequestrato il video contro il ristorante di sushi

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Lo chef Simone Rugiati è stato indagato per diffamazione dopo il video pubblicato su Facebook – e poi sequestrato – nel quale insinuava che un ristorante di sushi di Padova utilizzasse pesce in scatola. L’accusa che si era diffusa sui social e che in brevissimo tempo aveva fatto il pieno di ‘like’ non è più visibile ai follower di Rugiati che, dalla polemica a mezzo stampa e web, potrebbe passare direttamente nelle aule di tribunale.

Quelle di Simone Rugiati nei confronti del ristorante di sushi sono considerate ‘affermazioni denigratorie’ e per questo motivo è stato disposto il sequestro del video pubblicato su Facebook, mentre il cuoco è stato indagato per diffamazione. È stato il gip Mariella Fino a disporre che il filmato di critica pubblicato sulla pagina ufficiale del cuoco fosse eliminato e visionato solo dal pubblico ministero Federica Baccaglini che, come si legge su Il Mattino, ha aperto un procedimento nei confronti di Rugiati.

Simone Rugiati contro il ristorante di sushi: ‘La gente è matta, ci manda all’ospedale’

Le accuse di Simone Rugiati contro il ristorante di proprietà di Massimo Liggieri e Michela Stecca sono state molto pesanti: lo chef, infatti, aveva raccontato di aver ordinato dell’astice contenente – a suo dire – liquido di conservazione cui sarebbe intollerante.

Per questo motivo, quindi, il cuoco noto in tv aveva accusato ‘Sushi su’ di utilizzare pesce in scatola invitando i suoi follower a non visitare il posto perché ‘qui ti intossicano’.

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Sono state queste le dichiarazioni che, oltre a suscitare l’indignazione di un collega di Rugiati, Massimiliano Alajmo – che ha definito ‘raccapricciante’ il modo utilizzato per esprimere disappunto – hanno scatenato la reazione dei titolari del ristorante.

L’accusa contro Simone Rugiati: ‘Affermazioni denigratorie e false’

Simone Rugiati, dunque, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di accusa di diffamazione nei confronti di Massimo Liggieri e Michela Stecca.

Secondo l’ordinanza firmata dal Giudice delle Indagini Preliminari Mariella Fino, le parole del cuoco non sarebbero giustificabili con il diritto di critica perché ‘altamente denigratorie e false’.

Rugiati, infatti, oltre ad aver lanciato delle pesanti accuse nei confronti del ristorante di sushi, pare non abbia nemmeno assaggiato il piatto che gli sarebbe stato servito.

In considerazione dei fatti, dunque, il gip ritiene ‘elevata l’offesa del fatto, a danno di persone che esercitano come lavoro l’attività di ristorazione, da parte di una persona di mestiere, nota anche per partecipazioni televisive, circostanza che rende maggiormente credibili le sue affermazioni, e dunque più severa la lesione della reputazione altrui, e che comporta una vastissima diffusione del video diffamante’.

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