Silvio Berlusconi è morto: le sue vicende giudiziarie

Oggi a 86 anni Silvio Berlusconi si è spento all’ospedale San Raffaele di Milano, dopo esser stato ricoverato venerdì scorso per accertamenti. Il funerale del leader di Forza Italia sarà di Stato e si terrà nel Duomo di Milano mercoledì. Intanto il primo cittadino di Arcore ha annunciato il lutto cittadino. Una carriera, quella di Berlusconi, di incredibile successo, costellata tuttavia anche da parecchie disavventure giudiziarie, tra cui quella più nota come “Ruby Gate”. Un’indagine processuale che è durata molti anni e ha provocato molteplici reazioni sulla scena politica italiana. 

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Silvio Berlusconi – Nanopress.it

La notizia della morte di Silvio Berlusconi sta facendo il giro del mondo e da ore i telegiornali delle emittenti Rai e Mediaset stanno seguendo la sua scomparsa con approfondimenti sulla sua vita e carriera. Proprio in questi istanti, Ignazio La Russa, Presidente del Senato, ha voluto ricordarlo al Tg5. “Ci sarà un’Italia prima e dopo Berlusconi” ha detto il politico a Cesara Buonamici. “Le ripercussioni della sua scomparsa le vedremo più avanti, ma non credo che ce ne saranno” ha poi aggiunto. Berlusconi, tuttavia, ha avuto a che fare per molti anni con problemi legali, anche legati allo scandalo legato a Ruby “Rubacuori” Karima.

Silvio Berlusconi è morto: le vicende giudiziarie dell’ex Cavaliere

Oggi Berlusconi è morto, ma il leader di Forza Italia è stato anche al centro di numerose “battaglie” con la magistratura italiana. “In totale più di cento procedimenti, più di novecento magistrati che si sono occupati di me e del mio gruppo, 588 visite della polizia giudiziaria e della guardia di finanza, 2600 udienze in quattordici anni, più di 400 milioni di euro per le parcelle di avvocati e consulenti” aveva detto lui stesso nel 2009, alla vigilia della sentenza del processo Mills.

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Silvio Berlusconi – Nanopress.it

Tante le accuse per l’imprenditore brianzolo, tra cui falso in bilancio, concussione, corruzio9ne, concorso in strage e frode fiscale, solo per citarne alcuni. Nella maggior parte dei casi, tali reati sono stati prescritti, annullati o depenalizzati. Solo una, l’accusa di frode fiscale, quella per cui è risultato colpevole, condannato a 4 anni, 3 dei quali passati per indulto.

Ma a scatenare anche clamore sono i processi legati alle cosiddette “olgettine” ovvero le donne da lui mantenute e che partecipavano alle feste nella sua villa ad Arcore, tra cui anche la ragazza marocchina Ruby Karima, all’epoca minorenne. Un procedimento che in seguito lo ha visto innocente, dopo i tre gradi di processo.

Archiviato, poi, anche il processo per il concorso esterno in associazione mafiosa della fine degli anni Novanta, che trovava indagato non solo Berlusconi ma anche Marcello Dell’Utri. Infine, si parla dell’utilizzo degli aerei dell’Aeronautica Italiana per fini personali da parte dell’allora presidente del Consiglio, con il reato di abuso d’ufficio.

Insomma, una serie di accuse di cui non c’è più traccia perché o prescritte, o annullate o depenalizzate, ma che hanno fatto tribolare non poco l’ex Cavaliere (titolo a cui ha rinunciato a seguito di una condanna nel 2014), oggi scomparso dopo una lotta con una leucemia che lo aveva colpito nei mesi precedenti e per cui era già stato ricoverato al San Raffaele per 45 giorni.

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