Si scrive doccie o docce? Ecco come si scrive doccia al plurale

Si scrive doccie o docce? Il plurale di doccia è uno di quelli che, nell’ambito della grammatica e dell’ortografia italiane, generano parecchi dubbi. Tuttavia la risposta corretta è ben precisa, ed è, ovviamente, solo una: si scrive docce, senza la ‘i’, anche se un dubbio ci era venuto. Se infatti uso il correttore automatico, noto che sotto ‘doccie’ compare la rigaccia rossa che me lo segnala come errore. Tuttavia se lo digito su Google, non mi compare la classica scritta ‘Forse cercavi: docce’. Come si scrive allora il plurale di doccia? Doccie e docce?

E’ senz’altro uno dei plurali più insidiosi quello di doccia e per meglio chiarire il nostro dubbio – se si scrive doccie o docce – è bene riguardare brevemente la grammatica italiana. Esiste, infatti, una regola ben precisa che spiega perché il plurale di doccia è ‘docce’ e non ‘doccie’ con la ‘i’, ed è quella che riguarda le parole che terminano in -cia e -gia.

In pratica questa regola stabilisce che per formare il plurale di parole che finiscono con -cia e -gia bisogna guardare se la finale è preceduta da un’altra ‘c‘ o ‘g‘: in questo caso il plurale perde la ‘i‘; il plurale di doccia, quindi, sarà docce.
Al contrario, se prima di -cia e -gia troviamo una vocale, allora al plurale la ‘i’ rimane al suo posto (ciliegia-ciliege).

Il motivo della perdita della ‘i’ è presto spiegato: di fatto in queste parole non viene pronunciata. Mentre al singolare un suo significato ce l’ha, in quanto serve ad indicare una pronuncia palatale della ‘c’ davanti alla ‘a’, come quella di ‘ciao’ per intenderci, ecco che al plurale questa utilità decade, in quanto la ‘c’ si trova di fronte ad una ‘e’.

Parlando di come si dice – o si scrive- il plurale di doccia, se doccie o docce, infine, è bene soffermarci anche su un altro dubbio: come si scrive doccetta? Il termine – evidentemente diminutivo di doccia – cambia, al plurale, soltanto l’ultima vocale, nel rispetto della regola generale con cui si forma il plurale in italiano (doccetta – doccette).

Quindi, ricapitolando:

– se la ‘c‘ e la ‘g‘ sono precedute da una vocale, la ‘i‘ si mantiene nel plurale (camicia-camicie; ciliegia-ciliegie; valigia-valigie)

– se la ‘c‘ e la ‘g‘ sono precedute da una consonante, la ‘i‘ si elimina (doccia-docce; rinuncia-rinunce; torcia-torce)

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