Si scrive d’avvero o davvero?

Eccoci tornati a un’altra annosa questione che riguarda i dubbi grammaticali. Non è sempre e solo la ‘i’ in alcune parole che ci crea dei problemi, ma anche l’apostrofo: quando ci va o quando non ci va? Una delle domande più frequenti che gli utenti di internet chiedono a Google è se si scrive d’avvero o davvero? Su molti siti e forum purtroppo si vedono con una certa regolarità persone che si ostinano ad inserire l’apostrofo, anche se a dire il vero, in davvero l’apostrofo proprio non ci va.

Qui non può neanche venirci il dubbio come nel caso di davanti/d’avanti: li almeno c’era il fatto che la locuzione originale era composta da due parole, di e avanti che poi nel corso dei secoli, con l’evoluzione della lingua italiana, si sono fuse in un unico lemma, senza apostrofo. Nel caso di davvero questo problema non c’è neanche: si scrive senza apostrofo, punto e basta.

Lo sottolinea anche l’Accademia della Crusca, che ci fornisce un utile elenco di parole, soprattutto avverbi, congiunzioni o locuzioni avverbiali che possono farci venire qualche dubbio sulla loro grafia corretta. Per quanto riguarda ‘davvero’, anche dal DOP, il Dizionario di Ortografia e Pronuncia è categorico: l’unica dicitura corretta è quella senza l’apostrofo.

Questo perché per alcune parole, come per esempio a fianco/affianco, d’accordo/daccordo, d’altronde/daltronde, poc’anzi/pocanzi, senz’altro/senzaltro, tutt’altro/tuttaltro e tutt’oggi/tuttoggi che possono essere scritte in entrambi i modi, anche se uno dei due è una forma decisamente arcaica e non più in uso, tanto che i professori durante la correzione dei temi o gli stessi correttori automatici te la segnalano come errore. In questo caso, dunque, si scrive davvero senza l’apostrofo, senza possibilità di appello.

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