Si scrive apposto o a posto?

Bentornati alla nostra rubrica dedicata ai dubbi lessicali, dilemmi che la grammatica italiana continua a porci. Questa settimana vogliamo sviscerare il tema: si scrive “apposto” o “a posto“? Diciamo subito che in alcuni dialetti italiani, specie in quello toscano, si tende ad usare molto il rafforzativo vocale “apposto” che, tuttavia, non è sempre un corretto sostitutivo della locuzione “a posto”. Nella classica frase: “Devo mettere a posto” come si vede la forma corretta è quella staccata, in quanto si tratta di un uso prettamente avverbiale che vuole rigorosamente questa forma.

La forma “apposto” può essere tollerata in quanto aggettivo, nel significato di perbene e irreprensibile: “Un uomo apposto”. Da non confondere poi con l’utilizzo del participio passato del verbo “apporre”, che è per l’appunto “apposto”. Personalmente ci piace di più la forma staccata, anche nel suo utilizzo vocale, in cui tendiamo a non utilizzare il rafforzativo, ma qui sono gusti personali.

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