Si laurea senza diploma ma per il Consiglio di Stato il titolo è valido

Esame universita statale di Milano

Era riuscito a prendere la Laurea in Giurisprudenza nel 2013 alla Statale di Milano, anche se non possedeva un regolare diploma. In effetti il titolo di studio per poter iscriversi all’Ateneo, il giovane ex studente l’aveva ”autocertificato”, non essendo a conoscenza che l’istituto presso cui l’aveva conseguito, ossia il Liceo Giacomo Leopardi di Torre del Greco (Napoli), era una scuola fantasma. In poche parole tale scuola sfornava diplomi facendosi pagare rette molto alte, pur non avendo i titoli per attestare alcunché. Infatti non era né riconosciuto dal Ministero né parificato.

A farne le spese è stato un ragazzo che, dopo aver concluso finalmente il suo iter scolastico con una bella laurea in Giurisprudenza conseguita alla Università Statale di Milano, si è visto recapitare dall’Ateneo una comunicazione sconcertante. Ossia che il titolo tanto desiderato non era valido perché il ragazzo era senza regolare diploma. In pratica era stato appurato che il neolaureato di Torre del Greco aveva presentato un’autocertificazione di una scuola che in realtà non esisteva, cioè aveva presentato un titolo di studio falso, anche se lui non era a conoscenza della truffa.

Nel 2005 quindi aveva preso il diploma al liceo Giacomo Leopardi di Torre del Greco con il voto di 80/100. Poi aveva deciso di laurearsi alla Statale di Milano, dove aveva superato gli esami fino a laurearsi il 19 marzo 2013. Dopo una decina di mesi si si era visto annullare la laurea e tutta la carriera universitaria perché non in possesso dei regolari requisiti.

Nel frattempo infatti la Procura di Torre Annunziata era alle prese con una indagine che si era chiusa nel 2007 con una decina di arresti, e che aveva portato alla luce una sorta di sistema scolastico “parallelo” con a capo due pregiudicati per reati finanziari che, dietro il pagamento di somme di denaro consegnavano titoli di studio falsi.

Il giovane così si è rivolto alla magistratura. La battaglia legale è durata circa due anni e alla fine il Consiglio di Stato ha riconosciuto la validità della laurea considerandolo a tutti gli effetti come la vittima della truffa. I giudici hanno deciso la sentenza tenendo conto della fatica spesa per ultimare gli studi.

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