Sfregiò il Colosseo, la procura di Roma chiederà il processo per il turista

Doveva essere un semplice atto d’amore unico quello del turista di origini bulgare in visita al Colosseo lo scorso giugno quando ha deciso di incidere il proprio nome e quello della fidanzata tra le mura dell’anfiteatro romano più antico e grande presente nella Capitale, invece così non è stato perché la Procura della città capitolina ha deciso di chiedere un rinvio al giudizio per il danno arrecato al sito storico. 

Colosseo
Colosseo-Nanopress.it

L’atto vandalico nel giro di poco tempo è diventato virale perchè ripreso dagli altri turisti in visita all’anfiteatro. A nulla sono valse le scuse di Ivan Dimitrov, il vacanziere bulgaro, autore del gesto, il quale gli è stato contestato il reato di deturpamento di beni culturali o paesaggistici.

Rinvio a giudizio per il turista che sfregiò il Colosseo

Il mese scorso, Ivan Dimitrov, turista 27 enne di origini bulgare ha deciso di incidere il proprio nome e quello della fidanzata al Colosseo, conosciuto in tutto il mondo per la sua maestosità.

Il gesto vandalico è subito diventato virale e i carabinieri sono giunti sul posto per l’identificazione del fautore. Il ragazzo non solo ha chiesto scusa ma si è giustificato dicendo alle forze dell’ordine che non credeva di trovarsi di fronte a un monumento storico.

In tutto ciò la Procura della Capitale ha deciso di chiedere un rinvio al giudizio nei confronti del turista bulgaro; il pm Nicola Maiorano gli ha contestato il reato di deturpamento di beni culturali o paesaggistici che prevede una pena dai 2 ai 5 anni di detenzione.

Altri atti vandalici

Dopo il gesto vandalico del turista bulgaro di 27 anni, avvenuto meno di un mese fa in uno dei siti archeologici più famosi in tutto il mondo, nelle scorse ore è stato segnalato un nuovo sfregio al Colosseo. A quanto pare è servita a poco la lezione data a Ivan Dimitrov. 

Colosseo
Colosseo-Nanopress.it

Questa volta il protagonista è una 17 enne svizzera la quale incideva il proprio nome. A filmare il tutto la guida turistica, David Battaglino, il quale ha raccontato di aver documentato per la prima volta un fatto del genere anche se in molti anni di esperienza lavorativa maturata nella capitale gli è capitato di vedere persone che si sono persino portate un pezzo di muro.

La guida turistica, ha spiegato ai genitori della ragazzina del gesto illegale commesso da quest’ultima e loro hanno risposto che la figlia non stesse facendo nulla di male. L’accaduto è stato denunciato dalle forze dell’ordine di piazza Venezia. Come il caso di Ivan Dimitrov, nei prossimi giorni sapremo quali saranno le ripercussioni per questa nuova bravata.

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