Servizio Pubblico, Michele Santoro risponde a Marco Travaglio: ‘Per lui porta sempre aperta’

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Dopo lo scontro in diretta tra Marco Travaglio e Michele Santoro, la lite a Servizio Pubblico, il conduttore di La 7 ha scritto una lettera indirizzata al condirettore del Fatto Quotidiano: Marco Travaglio lascerà per sempre Servizio Pubblico o tornerà negli studi di Urbano Cairo solo per riprendersi penne e sgabelli? Al momento si attende la risposta del giornalista, ma ora è Michele Santoro a vuotare il sacco sulla vicenda, scrivendo un messaggio pubblicato poco fa sul sito ufficiale del programma tv. Ecco il messaggio integrale apparso on line poco fa.

Come tutti sanno, non commento ciò che accade in trasmissione.

Chi non l’avesse vista e volesse farsi un’opinione, può vedere la puntata di ieri, come stanno già facendo in tanti, sul sito di Servizio Pubblico e commentarla come gli pare. Mi auguro che il comportamento di Marco Travaglio, che ha lasciato lo studio, sia stato determinato da circostanze e umori del momento.

Per quanto mi riguarda, non ho problemi a continuare il nostro rapporto nel rispetto della linea editoriale del programma che prevede attenzione e ascolto nei confronti di tutti.
Se ciò non fosse possibile e una lunga collaborazione si dovesse interrompere per una differente valutazione sul formato, sulle regole e sulle caratteristiche di Servizio Pubblico, non potrei che confermare amicizia e rispetto nei confronti di un giornalista che giudico eccellente e del suo giornale essenziale per il pluralismo. Per lui ci sarà sempre una porta aperta per manifestare il suo pensiero e aumentare la platea delle persone interessate al suo lavoro
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Michele Santoro

Aggiornamento di Raffaele Di Santo, H.18.25 del 17 ottobre 2014

Servizio Pubblico – La lite tra Marco Travaglio e Michele Santoro

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Si parla di Genova e lo scontro è servito: tra Marco Travaglio e Michele Santoro a Servizio Pubblico lite in diretta tv. Furiosa è dire poco: la penna d’oro del Fatto Quotidiano scatta d’ira e abbandona lo studio di La 7. A suo dire, anzi a suo fare, Michele Santoro avrebbe avuto la colpa di non aver prese pubblicamente le difese dell’editorialista, duramente accusato da Stefano, “angelo del fango” ospite durante la puntata di ieri sera, 16 ottobre 2014.

‘Galeotto’ fu l’intervento di Stefano, tra i volontari di Genova che nei giorni scorsi si è dato da fare per spalare il fango dopo l’alluvione che ha colpito la città ligure. Si è scagliato contro il giornalista a Servizio Pubblico che non ci ha visto più e, prima di sbottare contro Santoro, ha fatto scintille con l’ospite in collegamento:

Lei mi ha tirato in ballo e io le rispondo“, dice. E aggiunge: “Se l’è presa con me anziché con chi sta al governo. Quando governerò per trent’anni, andrò in televisione a rispondere delle porcate che ho fatto“. Travaglio, in difficoltà, ha più volte cercato l’assist e la difesa del conduttore, che però – forse più stizzito del giornalista – non ha risparmiato nemmeno Travaglio stesso:

Marco non è giusto questo. Ha appena ricevuto delle critiche. E’ giusto che possa replicare. Basta! Questo è un luogo di discussione. Basta! Non si insultano le persone! E’ un luogo di discussione. Basta. Basta“.

Tra i due sono volati stracci, Marco Travaglio furioso ha così lasciato lo studio senza dire nulla, prima di andare via, probabilmente deluso dal comportamento di Santoro, che poi è ritornato sull’episodio a fine puntata:

Sono 30 anni che credo nel dibattito e nel libero confronto tra le posizioni più diverse (…). Fino a che io esisterò ci sarà la possibilità per persone come quelle che hanno parlato da Genova di dire a Burlando quello che pensano. E Stefano, di dire a Marco Travaglio quello che pensano. E Marco Travaglio avrà tutto il diritto di replicare. Però ascoltando anche le ragioni degli altri“.

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