Sciopero 31 marzo 2017: a Roma il corteo degli addetti alle mense, pulizie e agenzie di viaggi

sciopero 31 marzo

Sciopero 31 marzo 2017: a Roma manifestano gli addetti alle mense, pulizie e agenzie di viaggi, dopo la chiamata allo sciopero intersettoriale Multiservizi e turismo dei sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil, UIltucs e Uiltrasporti, che hanno riunito i lavoratori a protestare contro lo stallo negoziale che non consente di rinnovare i contratti nazionali di settore scaduti da quasi quattro anni. Il 31 marzo 2017 lo sciopero coinvolge dunque oltre un milione di addetti delle imprese di pulizia strutturate/servizi integrati, della ristorazione collettiva, dei pubblici esercizi e delle agenzie di viaggio. Vediamo i dettagli.

SCIOPERO 31 MARZO ROMA
Lo sciopero del 31 marzo è nazionale, la manifestazione è a Roma con concentramento alle ore 9 in piazza Bocca della Verità. Per il 31 marzo, i sindacati invitano i cittadini a sostenere la lotta delle lavoratrici con lo “sciopero del pasto”, ovvero a non recarsi in nessun locale per il pranzo, portandosi magari un panino da casa.

SCIOPERO MENSE SCOLASTICHE IL 31 MARZO 2017
A causa dello sciopero nazionale indetto per venerdì 31 marzo da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per il personale del turismo, pubblici esercizi e ristorazione collettiva, non sarà fornito il servizio di refezione scolastica: lo sciopero riguarda infatti tutti i lavoratori impiegati nella ristorazione collettiva e le mense scolastiche non funzioneranno. Gli alunni potranno consumare pasti e merende portati da casa.

SCIOPERO 31 MARZO, MOTIVI
Lo sciopero del 31 marzo è stato indetto per il rinnovo del contratto nazionale applicato ai 100mila addetti della ristorazione collettiva, personale turismo e servizi, soprattutto dopo lo stallo della trattativa con la Fipe, la federazione dei pubblici esercizi associata alla Confcommercio, e con la Fiavet, la federazione delle agenzie di viaggio, per il rinnovo del contratto nazionale applicato ad altri 400mila addetti del settore. Le controparti hanno posto come condizioni necessarie al rinnovo la restituzione di parte dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, quali ad esempio i periodi di malattia indennizzati ed i livelli d’inquadramento.

Le sigle sindacali in un comunicato congiunto hanno denunciato “l’impossibilità a proseguire un negoziato sottoposto ad una pregiudiziale che attacca i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore che negli ultimi anni di crisi ha visto continui tagli sugli orari di lavoro e sulle retribuzioni”.

Ad ogni modo i sindacati, dopo diversi mesi di stallo, hanno comunicato la disponibilità alla ripresa del confronto con Fipe. Sul tavolo del negoziato le associazioni delle imprese di pulizia strutturate Fise Confindustria, Unionservizi Confapi, Ancst Legacoop, Federlavoro Confcooperative e Agci chiedono il rinnovo del contratto nazionale applicato agli oltre 500mila addetti delle imprese di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi, con la salvaguardia del trattamento economico della malattia, del salario e delle nuove normative su cambio di appalto e per i nuovi assunti. La frattura al tavolo aperto con le associazioni Angem e Alleanza delle Cooperative è registrata invece sull’indisponibilità ad applicare l’art. 2112 del codice civile nei passaggi di titolarità degli esercizi cittadini e ubicati nei centri commerciali.

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