Roma, in mostra Norman Rockwell: a Palazzo Sciarra fino all’8 febbraio 2015

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Roma: una mostra dedicata a Norman Rockwell è stata allestita nelle sale di Palazzo Sciarra che accoglie, fino all’8 febbraio 2015, più di cento opere – tra dipinti, documenti e fotografie – di uno degli artisti statunitensi più significativi del XX secolo. Dal titolo American Chronicles: the Art of Norman Rockwell, l’esposizione è la prima retrospettiva italiana dedicata al pittore ed illustratore newyorkese che, con le celebri copertine realizzate per il Saturday Evening Post, ha raccontato più di cinquant’anni di storia civile americana, dalle guerre alla pubblicità. L’esposizione è stata curata da Stephanie Plunkett, responsabile del Norman Rockwell Museum, e da Danilo Eccher, direttore della GAM di Torino.

L’America sognata da Norman Rockwell, dunque, è in mostra a Roma nella sale di Palazzo Sciarra che ospitano, per la prima volta in Italia, tutto il percorso creativo del celebre pittore statunitense. In programma fino ai primi di febbraio, la retrospettiva esplora tutta la carriera artistica di Rockwell esponendo un centinaio di opere più 323 copertine originali realizzate per il famoso magazine statunitense The Saturday Evening Post. Questi ultimi disegni, cuore pulsante della mostra, raccontano, in una sorta di ritratto illustrato, l’America di quegli anni, dalla trasvolata atlantica di Charles Lindbergh al crollo del ’29, fino al ritorno in patria dei soldati dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

La collaborazione con la celebre rivista dura cinquant’anni, dal 1916 fino al 1963, quando, dopo il drammatico assassinio di John Fitzgerald Kennedy, Rockwell lascia il magazine per approdare alla rivista Look, per la quale documenta, per oltre dieci anni, gli avvenimenti più importanti dell’epoca – la lotta per i diritti civili e contro la povertà, l’apartheid, la guerra in Vietnam, la conquista della Luna.

Con le sue illustrazioni garbate e minuziose, Norman Rockwell ha raccontato – o meglio, illustrato – il sogno americano per eccellenza, quello in cui prevale l’ottimismo, la semplicità e l’orgoglio. Grazie alla sua capacità di narrare la società statunitense dell’epoca, Rockwell è stato soprannominato ‘l’artista della gente‘, proprio perché le sue opere sono dirette al cuore più che alla mente dei suoi osservatori. I protagonisti della sua arte, infatti, sono la famiglia – grande metafora dell’unità e del crescere insieme – e i bambini, simbolo del futuro e dello sviluppo sociale americano. Il tutto descritto con sguardo scanzonato e profondamente positivo.
Accanto all’America spensierata e ‘mitica’, tuttavia, c’è anche quella delle difficoltà e delle ingiustizie, che l’artista ha raccontato, tra l’altro, in due bellissimi quadri esposti nella mostra in corso a Roma: The problem we all live with, che ritrae una bimba nera scortata dagli agenti mentre va a scuola e Murder in Mississippi che denuncia il feroce assassinio di tre attivisti per i diritti civili.

La mostra American Chronicles: the Art of Norman Rockwell rimarrà aperta al pubblico fino all’8 febbraio 2015 ed osserva i seguenti orari: lunedì dalle 15 alle 20; dal martedì al venerdì e domenica dalle 10 alle 20; il sabato dalle 10 alle 21.
Per info e prenotazioni 06.22761260, oppure consultare il sito www.fondazioneromamuseo.it.

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