Richieste risarcimenti, le assicurazioni vogliono ridurre i tempi

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Non c’è solo la scatola nera obbligatoria. Nel disegno di legge sulla concorrenza, al momento fermo in Senato dopo l’esame nella commissione Industria, le compagnie di assicurazione vorrebbero far introdurre un’altra modifica delle normative che andrebbe di molto in loro favore: la drastica riduzione del tempo per denunciare un sinistro.

Attualmente la legge consente al danneggiato in un incidente stradale un termine di due anni dal sinistro per presentare alla compagnia assicurativa una richiesta di risarcimento. Secondo l’Ania, l’associazione che rappresenta le compagnie, questo periodo è troppo lungo e da molto tempo cerca di farlo accorciare. Perchè questo è un grosso vantaggio per i truffatori. Infatti essi hanno il tempo di falsificare la dinamica dell’incidente ma in alcuni casi riescono anche a cambiare compagnia. In questo modo, sostiene l’Ania tramite Giuseppe Santoliquido, presidente della commissione auto, sulla rivista dell’Aci “L’Automobile“, i truffatori fanno perdere le tracce della loro reale classe di merito nell’attestato di rischio. Santoliquido evidenzia che le aree dell’Italia dove i premi per la RC auto sono più cari e le truffe più numerose, cioè nel sud, sono anche quelle dove le richieste di rimborso arrivano più tardi. Per questo le compagnie stanno cercando di far ridurre il termine a tre mesi.

La legge annuale per il mercato e la concorrenza, detta comunemente ddl concorrenza, è stata approvata dalla Camera lo scorso ottobre. Assegnata alla commissione Industria del Senato, l’esame è stato concluso il 2 agosto con l’approvazione di molti emendamenti. Di conseguenza, dopo il passaggio in aula, la legge dovrà nuovamente tornare alla Camera. Il mondo dell’automobile è interessato soprattutto per l’approvazione di un emendamento che introduce, con tempi abbastanza lunghi e modalità del tutto ignote, la scatola nera obbligatoria.

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