Richiamate ostriche per rischio chimico: riscontrata presenza di biotossine

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[didascalia fornitore=”altro”]Immagine generica non rappresentativa del prodotto/Pixabay[/didascalia]

Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro delle ostriche concave Crassostrea gigas con marchio M.GI.B. per rischio chimico dovuto alla presenza di biotossine algali Psp oltre i limiti. Nello specifico, si tratta delle ostriche di Bonapesca srl, con sede stabilimento in via dell’Industria 22 a Goro, provincia di Ferrara, numero identificativo del produttore IT 359 CE: si tratta dei lotti 8144024312 e 8144024313, venduti in cassette di legno da 3 kg. Le ostriche non recano la data di scadenza perché devono essere vive e vitali al momento dell’acquisto.

Il Ministero invita i consumatori che avessero acquistato le ostriche di quei lotti a non consumarle e a restituirle nel punto vendita. L’allerta è arrivata dalla Francia, paese di origine dei molluschi, attraverso il sistema Rasff – Food and Feed Safety Alerts della Commissione europea con numero di segnalazione 1947.2017.

Nel dettaglio, nelle ostriche sono state riscontrare biotossine Psp (Paralytic Shellfish Poisoning) che sono responsabili di un’intossicazione paralizzante e che si trovano in molluschi e in particolare in cozze e ostriche, che filtrano con l’acqua anche le alghe: la saxitossina provoca paralisi muscolari.

I primi sintomi possono comparire dopo mezz’ora dall’ingestione fino ad alcune ore e prevedono parestesie della bocca che con il tempo raggiungono il collo e le estremità, fino alla paralisi, oltre a debolezza, nausea, diarrea, alterazioni dell’equilibrio, iperreflessia, vomito e cefalee: in caso di avvelenamento è necessaria la lavanda gastrica e il monitoraggio per 24 ore.

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