Reputazione online, Cairo primo in classifica: la top ten dei manager italiani

Torino FC, backstage foto squadra stagione 2016/2017

Urbano Cairo è il manager italiano con la miglior reputazione online. A dirlo è la classifica stilata da Reputation manager, società che si occupa di monitorare brand e figure di rilievo sul web, che ha preso in considerazione il periodo compreso tra dicembre 2016 e gennaio 2017. Il patron della casa editrice è rimasto in testa alla classifica con un punteggio di 75,8 punti su 100 punti, con una crescita rispetto alla precedente rilevazione. Ottime notizie anche per Sergio Marchionne, a.d. di FCA, che registra un deciso balzo in avanti piazzandosi secondo con 72,2 punti, davanti all’a.d. di Telecom, Giuseppe Recchi, terzo a quota 66,7.

La classifica è stata stilata sulla base di quattro macro-aree: l’immagine percepita (ricavata da indicatori come i suggest e le ricerche correlate), la presenza enciclopedica (wiki), la presenza sui canali del Web 1.0 (news e menzioni) e su quelli del Web 2.0 (blog e social network).

Cairo si conferma in testa alla classifica con un aumento di 2,6 punti rispetto alla precedente rilevazione grazie alla vicenda RCS che ha saldato nei tempi stabilità la rata da 26 milioni di euro alle banche ma soprattutto per la nomina a imprenditore dell’anno 2016 fatta da Milano Finanza.

Lo scandalo Diesel Gate invece non sembra aver sfiorato Marchionne che anzi compie un deciso balzo in avanti nella reputazione online con un + 1,16 punti e la conquista del secondo posto. La vicenda non ha scalfito l’immagine digitale dell’a.d. di FCA Chrysler che ha saputo rispondere alle difficoltà dello scandalo emissioni con dichiarazioni puntuali e positive fin dalle prime ore, contrapponendo allo scandalo contenuti positivi come gli investimenti negli Stati Uniti, la conferma del mantenimento degli obiettivi strategici, la rapida ripresa in Borsa e i rapporti collaborativi con il nuovo presidente Donald Trump.

Ancora sul podio ma con una posizione in meno è invece Giuseppe Recchi che perde 3,30 punti soprattutto per un calo di interesse mediatico con la vicenda Mediaset-Vivendi che aveva fatto balzare i dati sulla sua presenza nelle news e che ora è in deciso calo.

Nella top ten degli imprenditori italiani è Andrea Bonomi (Investindustrial) a segnare la miglior performance del periodo, salendo di otto posizioni ed entrando nella top ten con 56,3 punti che gli valgono il sesto posto grazie in particolare all’acquisto del 3% del capitale di Tod’s. Rimanendo in tema, buona anche la reputazione del presidente del gruppo, Diego Della Valle che sale di due posizioni e si piazza quarto con un punteggio di 63,4 (+3,86): il merito va in particolare alla scelta di investire in una nuova fabbrica ad Arquata del Tronto, una delle località più colpita dal terremoto, dove Tod’s aprirà una nuova fabbrica entro la fine del 2017 per ridare “lavoro e speranza”.

Fuori dalla top ten troviamo Francesco Caio, di Poste Italiane, che perde oltre 10 punti finendo tredicesimo (46,8) per lo scandalo legato ai quattro prodotti immobiliari collocati da Poste tra il 2002 e il 2005; scende anche Claudio Descalzi, settimo (56,2), per lo scandalo delle tangenti in Nigeria. Infine, una new entry nella classifica: si tratta di Alessandro Falciai, nuovo a.d. di MPS al posto di Massimo Tononi, e che la stampa online ha definito “un azionista silenzioso che ha resistito alla tempesta degli ultimi anni e che adesso è pronto per la presidenza”, piazzandosi al momento in ultima posizione con 35,5 punti.

Questa la top ten della reputation manager:

1. Urbano Cairo (Cairo Communication – La7) 75,8 punti
2. Sergio Marchionne (FCA) 72,2 punti
3. Giuseppe Recchi (Telecom) 66,7 punti
4. Diego della Valle (Tod’s) 63,4 punti
5. Flavio Cattaneo (Telecom Italia) 60,8 punti
6. Andrea Bonomi (Investindustrial) 56,3 punti
7. Claudio Descalzi (Eni) 56,2 punti
8. Remo Ruffini (Moncler) 52,6 punti
9. John Elkann (FCA) 49,7 punti
10. Marco Tronchetti Provera (Pirelli) 49,1 punti

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