Razze di gatti a pelo lungo: da quelli giganti a quelli d’appartamento

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Una passione universale per le razze di gatti a pelo lungo accomuna fan di ogni epoca e credo, una sorta di globalizzazione ante litteram che non accenna a estinguersi. Alcune razze ci fanno compagnia da sempre. Altre invece hanno avuto origine da incroci selettivi operati dall’uomo. Questi hanno esaltato certe caratteristiche innate proprie delle razze di gatto da “perfezionare”, oppure eliminato o attenuato quelle indesiderate. I risultati? Basta guardare il gatto balinese, per citarne uno… Fascinosi e dotati di un sublime egoismo al quale tutto si perdona, i piccoli felini dalla strepitosa pelliccia si offrono a noi in un alone di eleganza, mistero, tenerezza, giocosità e aneddoti divertenti da immortalare per i social… quando non ci costringono all’acquisto di un divano nuovo… Ma lasciamo la parola alle razze di gatto a pelo lungo.

Gatto persiano

Caratterizzato da un mantello lungo e setoso, il gatto persiano misura 40-50 cm e ha una coda di 25-30 cm. E’ forse la più diffusa fra le razze di gatti a pelo lungo. Il colore in origine era soltanto bianco o nero. Incroci successivi hanno portato a varietà a squama di tartaruga, ossia il tortie, a predominanza rossa o talvolta bianca, al tabby, tigrato prevalentemente a fondo sabbia o nero, e a molte altre varietà che rappresentano una scala cromatica molto variegata, incluso il blu. Di carattere socievole, affettuosissimo e giocherellone, questo micio si adatta bene alla vita di famiglia. Molti esemplari adorano l’acqua e si prestano volentieri al bagnetto, capricci felini permettendo.

Gatto norvegese

Fra le razze di gatti giganti, il norvegese spicca per il suo mantello adattato al clima impervio del nord. D’estate il pelo è corto, ma d’inverno si allunga e si infoltisce, in particolare la coda. Il doppio strato di pelo e l’effetto idrorepellente in effetti gli consentono di resistere al gelo senza problemi. Razza molto antica, dati i successivi incroci oggi la troviamo in vari colori: bianco, blu, nero, tigrato con predominanza cream, smoke, silver, etc. Le dimensioni nel maschio sono imponenti: fra le razze di gatti a pelo lungo è una delle più grosse, con i suoi 8 kg. La femmina invece si attesta sotto ai 6 kg. Il norvegese è indipendente e solitario, amante degli spazi aperti.

Maine Coon

Che micione! Ecco un altro celebre rappresentante delle razze di gatto a pelo lungo. Non solo. Sul gradino più alto del podio delle razze di gatti giganti c’è proprio lui, il Maine Coon. Il maschio arriva a pesare oltre 10 kg, la femmina poco più della metà. Il gatto più grande del mondo in effetti è un Maine Coon! Originario del Maine, questo felino fa il suo esordio fra le razze riconosciute nel XIX secolo. Il folto mantello si presenta in varie tinte: nero, bianco, grigio-blu, tigrato con numerose varianti. Affettuoso ma amante della vita all’aperto, il Maine Coon non si può certo classificare fra le razze di gatti d’appartamento. Fatto apprezzabile, il suo mantello richiede poche cure. Per nutrire cotanto gattone, però…

Gatto sacro di Birmania

Questo piccolo felino dagli intensi occhi blu è il più dolce fra le razze di gatti a pelo lungo e non. L’aspetto è elegante e caratteristico, con le sue zampe “guantate” di bianco. Significa che la loro estremità si presenta totalmente candida. Da piccoli questo è anche il loro colore, crescendo alcune zone si inscuriscono assumendo tonalità golden, chocolate, liliac, rosse e tigrate. Lo sfondo si presenta panna. Caratteristica peculiare del gatto sacro di Birmania è il pelo un po’ arricciato sul ventre. E’ una fra le migliori razze di gatti d’appartamento, socievole, tranquillo e dotato di un miagolio dolce e musicale com’è.

Gatto balinese

Appartiene alle razze di gatto a pelo lungo, ma spesso viene confuso con il siamese. Stiamo parlando del gatto balinese, un micio di taglia media che si presenta snello e flessuoso. Come il primo ha gli occhi a mandorla blu e un carattere bizzoso ma con meno eccessi. Le tonalità del mantello più tipiche sono: blue point, con delicate sfumature azzurro-bianche, il red tabby point, con punte rosso-arancione, il chocolate point, con punte dal cioccolato al panna, e liliac point, con sfumature magnolia. In famiglia si comporta piuttosto bene, da notare che miagola spesso ma in modo delicato. Per chi vuole capire il linguaggio dei gatti, è il migliore, le esercitazioni non mancheranno!

Gatto turco van

Il turkish van appartiene di diritto alle razze di gatti giganti, con i suoi 8 kg max spesso raggiunti dagli esemplari di sesso maschile. Come suggerisce il nome, è originario della Turchia, dove vive a stretto contatto con l’acqua. Sì, perché il gatto turco van ha la rara caratteristica di tuffarsi spesso e volentieri per rinfrescarsi o pescare. Non disdegna affatto, però, la vita in famiglia, ma il suo affetto di solito si concentra su un prescelto e solo quello. Il mantello del turkish van di norma è bianco, talvolta con macchie rosso-marroni su testa e orecchie. La coda è rossiccia e inanellata.

Gatto siberiano

Fra le razze di gatti a pelo lungo è una delle meno conosciute ma certo non meno affascinanti. Il gatto siberiano, originario della Russia, è un micione dall’aspetto imponente e muscoloso. Il peso arriva, nei maschi, fino a 8,5 kg, nelle femmine a 5,5. Ama la vita all’aria aperta e quindi risulta sconsigliato a chi vuole orientarsi sulle razze di gatti d’appartamento. Tipicamente si presenta tigrato con varianti cromatiche che variano dal nero, al blue e al cream. I colori solidi, più rari, sono il nero e il rosso, meno diffuso è il blue. Il gatto siberiano vive volentieri all’aperto, ma non è affatto asociale. Miagola piuttosto di rado.

Gatto ragdoll

Non ci sono dubbi: per chi è in cerca di razze di gatti giganti però affettuosi e di compagnia, il ragdoll è la scelta migliore. E’ un gatto che può arrivare a pesare 9 kg, ma è un gigante buono. Si attacca moltissimo al padrone e adora le coccole. Attenzione alla sua elevatissima soglia del dolore: si potrebbe ferirlo inavvertitamente! Un po’ meno agile della media dei gatti, quando si abbandona alle effusioni sembra quasi una bambola di pezza, da qui il nome ragdoll. Il mantello è di base chiara con sfumature – point- chocolate, liliac, seal, blue.

by Ralph Nordernhold, Craig Howell, Marie Amelie Putallaza Tripon, Isabelle Blanchemain, Kahvikisu, Deb Nistrom, Chris Gatto, Lilivanili, Frank Fukuchi, Clayton Shonkviler, Tori Behr BY CC
BY Martin Nijenhius BY CC

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