Rampollo stermina la famiglia, la sorella superstite eredita una fortuna

[didascalia fornitore=”ansa”]Henri van Breda[/didascalia]

E’ l’unica erede di una fortuna pari a 13 milioni e mezzo di euro, ma nessuna cifra potrà mai compensare l’immane tragedia che ha inghiottito la sua famiglia. Lei si chiama Marli van Breda ed ha 19 anni. Nel 2015 suo fratello Henri ha impugnato un’ascia ed ha provato ad ucciderla, dopo essere risuscito a massacrare i loro genitori e l’altro fratello.

Il massacro della famiglia van Breda, avvenuto nell’esclusivo golf club The DeZalze Golf Estate, è una delle pagine più sanguinarie della cronaca nera sudafricana. Era il 27 gennaio del 2015 ed il 20enne Henri van Breda impugnò un’ascia con la quale uccise il padre Martin (54 anni), la madre Teresa (55), il fratello maggiore Rudi (22) e con la quale provò ad ammazzare anche la sorellina Marli, allora 16enne. Nell’attacco Marli riportò gravissime ferite alla testa. Terminato il massacro, Henri utilizzò l’ascia per procurarsi qualche ferita minore e prese il telefono per chiamare i soccorsi.

Henri van Breda

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“La mia famiglia… la mia famiglia… è stata attaccata… è stato un uomo armato d’ascia”. Questa la telefonata registrata dalla centrale di polizia di Stellenbosch.

Il terribile fatto di sangue polarizzò l’attenzione dei media perché i van Breda erano una delle famiglie più famose e ammirate del Sudafrica. Il padre era un top manager della multinazionale Engel & Völkers.

Dopo un anno e mezzo di indagini, la polizia del Sudafrica mise in stato d’accusa il rampollo Henri van Breda.

Oggi Henri van Breda è stato condannato a tre ergastoli, 15 anni per tentato omicidio e 12 mesi per ostacolo alla giustizia.

Alla giovane Marli va tutto il patrimonio di famiglia, che subito dopo la strage era stato diviso fra lei e il fratello: si tratta dell’equivalente di 13 milioni e mezzo di euro. Il fratello Henri è escluso dall’eredità per indegnità.

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