Ragno violino: è allarme a Roma, la testimonianza di una vittima

Ragno violino s c

[didascalia fornitore=”foto”]: un esemplare di ragno violino. Di N-sky via ShutterStock.com[/didascalia]

Si parla di nuovo di allarme ragno violino, dopo una serie di ricoveri ospedalieri concentrati nella zona sud di Roma (via Ardeatina e via Laurentina) dovuti proprio all’incontro ravvicinato con il piccolo ragno velenoso conosciuto con il nome Loxosceles rufescens. In genere il ragno violino, che può essere lungo dai 7 ai 10 millimetri, non attacca l’uomo; si tratta di un insetto che vive nascosto, ma in determinate situazioni, ad esempio quando si sente minacciato, può reagire mordendo chi gli si avvicina troppo.

Il morso del ragno violino può non essere avvertito all’istante, ma entro qualche ora può portare arrossamento intorno alla parte colpita, bruciore e prurito, e nei casi più gravi allergie, danni alla pelle, ai muscoli e ai reni, oltre che shock anafilattico fatale.

Dove si trova il ragno violino? In campagna, ma anche nelle zone urbane, nascosto ad esempio nei solai delle case. Il consiglio è di mantenere la casa quanto più pulita possibile, non lasciare mai abiti a terra, in cui potrebbe andare a nascondersi, agitare le scarpe prima di indossarle, dato che amano rifugiarsi proprio in posti del genere.

Gli esperti consigliano, in caso di puntura di un ragno, di fare una foto all’esemplare (anche se l’avete schiacciato ed è morto) e di correre subito al pronto soccorso del primo ospedale più vicino.

[npleggi id=”https://www.nanopress.it/cronaca/2018/04/26/vigile-morso-da-un-ragno-violino-a-terni-sono-vivo-per-miracolo/207526/” testo=”Vigile morso da un ragno violino a Terni: ‘Sono vivo per miracolo'”]

Incontro ravvicinato con il ragno violino: una testimonianza

Sulle pagine del Messaggero si legge la testimonianza di Isabella Onofrii, di Monte Mario, che lo scorso 24 giugno si trovava presso i boschi di Bomarzo dove si era recata per assistere alla festa per il solstizio d’estate. Mentre si trovava all’aperto ha sentito due punture, sotto il mento e alla caviglia, ma non ci ha fatto caso, pensando a una zanzara.

Giorni dopo arriva la debolezza, e la vista si fa annebbiata. La donna decide di andare in ospedale e al Gemelli una dottoressa le prescrive una terapia di dieci giorni di antibiotici perché il morso del ragno violino può portare lo streptococco e provocare danni alla cute, danni muscolari, renali fino a emorragie.

I fastidi continuano anche dopo settimane dal morso, il mal di gola persistente cambia anche il timbro di voce di Isabella, che diventa più roco. La donna va in visita presso un infettivologo e scopre che lo streptococco è ancora attivo. Occorre sottoporsi ad altre terapie.

A tre settimane dall’incontro ravvicinato con il ragno violino Isabella racconta come riconoscere la puntura sulla pelle: ”Quando si gonfia dentro è tutto nero (è il tessuto andato in necrosi, ndr), mentre intorno si fanno dei puntini rossi. Ho ancora una parte, sulla gamba, in cui non si è ricreato il normale strato di pelle”.

Impostazioni privacy