Ragazza stuprata dal militare, polemica sul web: “Se l’è cercata”

La vicenda della ragazza di 15 anni stuprata da un militare a Prati, quartiere di Roma, infiamma il web con una nuova ondata di polemiche. Questa volta sono i commenti degli utenti sui social network a scatenare il tutto: “Se l’è cercata“; “Cosa ci faceva da sola di notte“; “A volte sembrano più nude che vestite“. Sono solo alcuni delle frasi che sono circolate online a seguito dei post che davano la notizia dell’arresto del militare. Per ancora troppe persone, la “colpa” non sarebbe del trentenne, tra l’altro prossimo a partire per una missione all’estero e sospeso dopo il fermo: sarebbe la ragazza la vera colpevole. Alcuni puntano il dito sul fatto che fosse in giro a un’ora tarda; altri sull’abbigliamento, troppo “osé”. Come se mettere una minigonna fosse un’istigazione allo stupro o girare per le strade della propria città fosse un delitto.

Quando la notizia uscì, senza alcuna indicazione sullo stupratore, in molti gridarono al “mostro”: ora che il presunto colpevole è stato fermato, c’è chi lo giustifica. Fosse stato un extracomunitario, in molti avrebbero scatenato la loro rabbia sul web, come avviene sempre più spesso. Invece, si tratterebbe non solo di un italiano, ma di un militare della Marina, chiamato a rappresentare il nostro Paese nelle missioni all’estero.

A quel punto, le difese degli stereotipi cadono: i politici sempre pronti a mettere sulla gogna mediatica gli stranieri tacciono, e chi non ha più il nero di turno da incolpare, si rifà sulla ragazza, unica vera vittima di tutto questo.

Non basta aver subito la violenza, ora si deve sentir dire da perfetti sconosciuti, ben nascosti dietro uno schermo del pc, che la colpa è sua perché era fuori con le amiche di sera (secondo la prima ricostruzione era a vedere lo spettacolo di fuochi artificiali e il tutto è successo verso le 22.30), in estate e quindi (scandalo!) magari anche con degli shorts.

Invece di prendersela con il presunto stupratore che ha infangato il nome del corpo militare e l’immagine stessa della divisa con uno dei reati più orribili, violentando una minorenne, si incolpa lei. Povera Italia.

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Una ragazzina di 15 anni è con le sue amiche a vedere i fuochi, viene stuprata da un militare che oggi sarebbe andato a…

Posted by 99 Posse on Mercoledì 1 luglio 2015

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