Quando Charlie Hebdo prendeva in giro Gesù Cristo

Sono per la libertà di satira, purché non si travalichino i limiti della contumelia e del buon gusto.
Lascio ai giudici, agli ospiti fissi di Porta a Porta e agli sfaccendati nei bar di paese decidere quali siano i limiti del buon gusto nell’Europa del XXI secolo.
Però vorrei porre una domanda a chi con orgoglio ha scritto sul proprio profilo “Je suis Charlie”, trasportato dallo sgomento per la strage di Parigi: guardando queste copertine che “fanno satira” su Gesù, Dio, la Madonna e lo Spirito Santo, ti senti ancora “Charlie”?
Due punti sono dei capisaldi e non vanno messi in discussione: nessuna eventuale offesa giustifica mai un omicidio, chiunque venga preso di mira. E la libertà di satira è sacrosanta.
Però che effetto ti fa vedere Gesù Cristo a 90 gradi? E’ libertà di espressione?
La mia non è una provocazione, ma una domanda. La tua opinione mi interessa. E in nome di Dio (visto che siamo in tema) non citarmi Voltaire.

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