Professore arrestato per abusi sessuali su alunna di 15 anni, concessi i domiciliari

Foto generica scuola

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Il professore del liceo Massimo di Roma arrestato per abusi sessuali ai danni di un’alunna di 15 anni, ha ottenuto i domiciliari. Il gip Annalisa Marzano ha disposto la scarcerazione di Massimo De Angelis, romano di 53 anni, detenuto nel carcere di Regina Coeli, accogliendo l’istanza presentata dai difensori, anche perché il pm Stefano Pizza aveva dato parere favorevole alla scarcerazione. Il docente era stato fermato con l’accusa di aver avuto una presunta relazione sessuale con la sua allieva, iniziata tra i banchi di scuola e aveva confessato il rapporto, chiarendo di essersi innamorato della giovane. A scoprire la situazione i genitori della ragazza che, insospettiti da alcuni atteggiamenti della figlia, avevano guardato nel suo cellulare, trovando foto di lui nudo e messaggi osé: davanti all’evidenza, la 15enne aveva raccontato cosa stava accadendo da due mesi a questa parte, facendo scattare le indagini della Procura e il fermo dell’insegnante. L’insegnante ha poi confermato: “È tutto vero, mi sono innamorato”.

Davanti al gip, il professore ha raccontato come tutto è iniziato, confermando quanto detto dalla ragazza e scoperto dai Carabinieri. “Io ero innamorato di lei”, si è giustificato il 53enne. “Una cosa del genere non mi era mai successa in 25 anni di insegnamento. È stato un rapporto consenziente”, si è difeso durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Regina Coeli. “Chiedo scusa a tutti, a cominciare dai genitori della ragazza. Ho tradito me stesso e gli studenti”.

La prima a parlare era stata la giovane, ascoltata in audizione protetta dalla Procura: il professore, che insegnava italiano e latino all’istituto Massimo di Roma, uno dei più prestigiosi della Capitale, le aveva fatto dei complimenti, poi era passato a inviarle foto nudo fino ad arrivare a baci, palpeggiamenti e un rapporto orale, consumato in un’aula del prestigioso istituto romano dove l’uomo fingeva di darle lezioni private di latino.

A inchiodarlo anche le tracce sul cellulare della giovane. Secondo l’ordinanza del gip Annalisa Marzano, che ha confermato l’arresto, il 53enne sapeva cosa faceva tanto da chiederle di cancellare ogni messaggio, specie i più compromettenti.

Gli inquirenti hanno però trovato i contenuti degli sms: “Non essere gelosa, sai che io amo la figlia e non la mamma”, scriveva l’uomo alla 15enne il 17 novembre scorso. “Dove va l’amore mio?” e un altro sms, decisamente spinto: “Ho una voglia pazzesca di sentire l’audio di ieri”, riferendosi, ha spiegato il gip, a uno scambio di file audio in cui si sentivano gemiti a sfondo sessuale.

Anche i tabulati confermerebbero la relazione dell’uomo con la 15enne, con una sessantina di chiamate tra giugno e settembre, a orari extrascolastici e spesso di notte.

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