Preso in Francia Edgardo Greco, latitante da 16 anni

Edgardo Greco è stato arrestato in Francia dopo 16 anni di latitanza. È ritenuto responsabile di un duplice omicidio nel 1991.

Edgardo Greco
Edgardo Greco – Nanopress.it

L’uomo lavorava nel Paese dove è stato arrestato, come pizzaiolo, in realtà è un pericoloso esponente della ‘ndrangheta di Cosenza.

Arrestato Edgardo Greco

Edgardo Greco è un affiliato alla ‘ndrangheta di Cosenza e dal 2006 era latitante. Oggi le forze dell’ordine lo hanno individuato e arrestato in Francia, dopo un mandato di arresto internazionale.

L’uomo è stato scovato nonostante mascherasse chi era davvero con l’onesto lavoro del pizzaiolo, che svolgeva a Sant Etienne.

Il mandato internazionale era stato emesso dalla Procura di Catanzaro nel 2014, in relazione all’ordine di carcerazione per l’esecuzione dell’ergastolo a causa del duplice omicidio di Stefano e Giuseppe Bartolomeo, avvenuto nel 1991.

A comunicare l’arresto è stata la Procura di Catanzaro, che ha spiegato i passi salienti di un’indagine che va avanti da anni ma che mai ha portato ad avvicinarsi all’uomo in maniera importante. Oggi è stato individuato in Francia, grazie all’attività della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, i cui agenti hanno messo in atto dei procedimenti che riguardano l’inosservanza della pena.

Ad arrestare materialmente il latitante che nel 2006 ha fatto perdere le sue tracce sono stati i Carabinieri del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo di Cosenza, che nella fase finale hanno collaborato con le unità francesi, nonché con il Ministro dell’Interno del Paese.

Carabinieri
Carabinieri – Nanopress.it

Dopo l’arresto del super boss Matteo Messina Denaro, questa è sicuramente la più importante cattura portata a termine dalle forze dell’ordine dopo anni di indagini. Edgardo lavorava in una pizzeria nel quartiere Sant Etienne.

L’uomo era scomparso dal 10 ottobre del 2006, quando si è sottratto al carcere, decisione emessa dal Gip di Catanzaro nell’ambito del processo Missing, che ricostruiva lo scontro fra i clan mafiosi cosentini degli anni Novanta.

In questi anni, diversi accertamenti hanno consentito di ricostruire la rete di appoggio su cui poteva contare il criminale, che come abbiamo visto è un elemento predominante durante una latitanza e protegge notevolmente.

Il duplice omicidio

Questi delitti sono avvenuti il 5 gennaio di quell’anno a Cosenza, dove Edgardo era un esponente di spicco della ‘ndrina Perna-Pranno. È ritenuto il responsabile dell’imboscata che costò la vita ai fratelli.

Questi erano anch’essi collegati con la malavita di zona ma chiedevano di essere più indipendenti e autonomi nell’ambito delle cosche cosentine, così in risposta sono stati attirati con l’inganno e trucidati a colpi di spranga all’interno di una pescheria che all’epoca era nelle proprietà dei fratelli Pasquale e Mario Pranno.

I cadaveri di Stefano e Giuseppe Bartolomeo vennero fatti sparire e non sono mai stati ritrovati, tuttavia seppure efferato, non è l’unico crimine che macchia la carriera malavitosa di Greco, egli infatti è anche accusato di un tentato omicidio.

Quello ai danni di Emiliano Mosciaro, avvenuto pochi mesi dopo. Questi avvenimenti sono direttamente collegati con la guerra di mafia fra la cosca “Pino-Sena” e appunto la “Perna-Pranno”, le due più potenti del territorio cosentino degli anni Novanta, le quali con le loro vicende hanno insanguinato la zona specialmente nei primi anni Novanta.

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