Povia vuole ‘svegliare i ritardati’: polemica per le frasi del cantante su Facebook

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Povia propone un suo servizio fotografico per svegliare i ritardati, e scoppia la polemica su Facebook. Il cantante non smette di far discutere, ma la scelta di un termine infelice non piace agli utenti, secondo cui dare del ritardato a chiunque è proprio da marmocchi ignoranti e da una persona adulta e vaccinata, ci si aspettava un minimo di coscienza. Ma il cantante si dice felice: ‘Questo post era rivolto ai ritardati – ha spiegato – e vedo che al 90% è riuscito, grazie‘, linkando poi alcuni articoli che parlano delle polemiche e lamentandosi perché se non usa parole forti, nessuno se lo fila.

Un calendario senza veli per spiegare la politica e svegliare i ritardati: fioccano le polemiche – e quando mai – sulla pagina Facebook di Povia, dove il cantante ha pubblicato nei giorni scorsi un post con annessi due scatti realizzati per la rivista Vanity Fair di qualche anno fa in cui compare senza veli. A far infuriare gli utenti non è il Povia in fotografia, quanto le parole usate dal cantante, che propone un servizio fotografico politico per risvegliare i ritardati: l’idea di Povia – spiegata nel post – è un calendario con lui bagnato con i box di tutti i colori, poi senza veli e abbronzato: in ogni mese dovrebbero esserci i simboli di partiti vecchi e nuovi e i relativi pensieri, per rappresentare la situazione media degli italiani.

Nel post Povia conclude: ‘Sono le cose che piacciono ai ritardati e alle ritardate, abbassarsi al loro livello per portarle al mio no?’, invitando poi i fan svegli a comprare il suo cd. Immediate la reazione degli utenti, con molti commenti contrari alle parole offensive di Povia: tra chi rivela di aver un fratello ritardato (che comunque mai si sarebbe sognato di scrivere un commento così offensivo), e chi parla di un Povia ‘povero’ sia come artista che come persona, c’è il cantante che gioisce, perché il suo post era rivolto ai ritardati e al 90% è riuscito. La riflessione viene ripresa venerdì 10 giugno, quando Povia aggiunge che tutti parlano di lui per queste parole, ma nessuno parla di lui quando Povia mette post o canzoni che parlano di Sud, distruzione di stati attraverso l’euro o trattati come il TTIP.

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