Pneumatici estivi 2014: consigli pratici per il cambio stagionale

E’ arrivato il momento di passare dagli pneumatici invernali a quelli estivi. In tutta Italia, salvo estensioni temporali, sono in vigore dal 15 novembre al 15 aprile le Ordinanze che regolano la circolazione con pneumatici invernali. Tale Ordinanza venne introdotta dalla Direttiva ministeriale del 16 gennaio 2013 per fare chiarezza agli automobilisti che non capivano bene come operare dopo la confusione creata in precedenza. In effetti la legge 120 del 2010 introdusse la possibilità e non l’obbligo per i proprietari delle strade di emanare Ordinanze a seconda delle norme del Codice della Strada che potevano mutare secondo il luogo.

Chi ha la facoltà di imporre o meno la circolazione con dotazioni invernali in Italia è l’ente gestore dello specifico tratto stradale e non le regioni, i comuni, l’Anas e le province. Metà di queste ultime hanno preso provvedimenti – per la circolazione d’inverno – che hanno coinvolto il 49% degli italiani. L’aumentare delle ordinanze ha anche contribuito ad una circolazione migliore e una riduzione degli incidenti della strada d’inverno.

Nel periodo stagionale di riferimento è da sempre consentito l’uso di pneumatici M+S, i cui codici di velocità sono inferiori rispetto a quelli riportati sulla carta di circolazione. Si parla in questo caso di deroga. Tuttavia questa eccezione aveva portato ad interpretazioni diverse e ad un utilizzo più generale per l’anno intero di tali pneumatici che non erano di serie. Per fare chiarezza, il Ministero dei Trasporti ha rilasciato la circolare numero 1049 il 17 gennaio 2014 secondo la quale chi monta pneumatici M+S con codice di velocità inferiore a quello indicato sulla carta di circolazione ha la facoltà di viaggiare dal 15 ottobre al 15 maggio. E’ comunque concesso un mese prima e dopo l’Ordinanza.

In sintesi, dal 16 maggio al 14 ottobre, non si potrà circolare con pneumatici M+S che abbiano codici di velocità inferiori a quelli riportati in carta di circolazione. Chi infrange questa regola verrà sanzionato con multe da 419 a 1.682 euro. Inoltre si procederà al ritiro della carta di circolazione e il veicolo dovrà essere mandato in revisione.

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