Pio e Amedeo a NanoPress: ‘Dopo Euro 2016, puntiamo a Papa Francesco’ [INTERVISTA]

pio e amedeo rtl

Gli Europei di calcio 2016 sono ai blocchi di partenza e il panorama radiofonico italiano si arricchisce di due nuovi commentatori: Pio e Amedeo. Saranno i due comici pugliesi, infatti, insieme a Paolo Pacchioni, a raccontare ai radioascoltatori di RTL 102.5 le partite di Euro 2016, che si terranno dal 10 giugno al 10 luglio in Francia. Esagerati, irriverenti, talvolta eccessivi. Pio e Amedeo, al secolo Pio D’Antini e Amedeo Grieco, hanno saputo costruire una carriera ricalcando i difetti delle persone comuni, normali, dei very normal people, come recita il claim della radio. E questa è la chiave del loro successo.

Di seguito l’intervista di NanoPress a Pio e Amedeo.

Sarete i commentatori ufficiali degli Europei di calcio 2016 per RTL 102.5: cosa ci dobbiamo aspettare?
Sarà estremamente divertente. Per la prima volta RTL 102.5 apre i cancelli e affida la radiocronaca degli Europei a due very normal people come noi. Daremo la possibilità ad altre persone come noi di commentare in diretta. Quante volta si pensa ‘Questa telecronaca mi fa ammosciare‘? Partendo da questo presupposto, facciamo un esperimento e accettiamo una nuova sfida dopo Emigratis. Ne siamo felici.

Come gestirete la radiocronaca durante le partite? Seguirete un canovaccio?
Non la gestiremo. Saremo liberi di esprimere tutti i nostri pareri al riguardo.

Avrete ospiti in studio?
Sì, ma solo gente normale. O meglio, tanto normale no, ma comunque non popolare; gente comune che mangerà insieme a noi.

A tale proposito, avete lanciato un contest, il cui vincitore commenterà una partita in studio. Quali criteri adotterete?
Sceglieremo il più interessante. Innanzitutto, non deve avere nulla da fare dalla mattina alla sera. Poi un po’ di follia e, soprattutto, la spontaneità: non vogliamo persone costruite, più è autentico e meglio è.

Lancerete i nuovi Pio e Amedeo?
No, quello no, altrimenti ci ritroviamo disoccupati!

Quanto ci siete e quanto ci fate?
Pio: Pio e Amedeo sono i nostri nomi veri, non siamo personaggi costruiti. Quando facciamo certe cose, ad esempio andare all’estero per Emigratis e scroccare, siamo veramente così, è un piccolo aspetto del nostro carattere.
Amedeo: In percentuale ci siamo molto più di quello che facciamo. Ci lasciamo andare.

Durante le puntate di Emigratis, vi siete vergognati almeno una volta?
Pio: Mai. Mi hanno obbligato a ingrassare e la rete è stata molto contenta, sembro Russell Crowe!
Amedeo: Tante volte, però entri in un mood in cui, a un certo punto, non te ne frega più niente, ti sei già giocato la dignità.

Nella puntata dedicata a Parigi, quando siete andati sotto casa di Monica Bellucci, abbiamo davvero visto tutto o, alla fine, si è affacciata?
Per niente. Ha chiamato la polizia, però erano i giorni dopo gli attentati e non si respirava una buona aria.

Rappresentate l’italiano medio. Eravate così anche all’inizio della vostra carriera o avete modificato qualcosa?
No, siamo sempre stati così. Presupposto fondamentale del nostro lavoro è la credibilità. Per far ridere, come per far piangere, devi fare cose vere. Noi siamo così, autentici. Per quanto ci sia improvvisazione, per il solo fatto che ci conosciamo da trent’anni, siamo veri. Le cose che facciamo non le abbiamo mai estremizzate, difficilmente sono surreali; sono cose che potrebbero fare anche gli altri.

Siete ancora due very normal people?
Sì, lo rimarremo sempre. Noi, rispetto a tante altre persone, siamo più fortunati, abbiamo la fortuna di fare questo mestiere e avere la notorietà, ma mai staccare i piedi da terra! E’ una questione di educazione. La gavetta l’abbiamo fatta e siamo forse l’ultimo baluardo di chi arriva da Telenorba e Telefoggia. Quando il successo non ti arriva da un giorno all’altro, capisci realmente il tuo mestiere. Come tutti i mestieri ci sono periodi un po’ più belli e periodi un po’ più duri, ma gli amici sono sempre quelli. E anche la macchina è sempre quella.

Emigratis su Italia 1, adesso gli Europei su RTL 102.5. E poi?
Pio: E poi mi devo comprare la casa perché sto in affitto!

Tornerete a Le Iene?
Come inviati no.

Come conduttori?
Mai dire mai.

C’è stata una proposta o è un vostro sogno?
No, assolutamente, non c’è stata alcuna proposta. Adesso pensiamo a Emigratis, poi in tv ci sono tante cose belle, da Sanremo a Le Iene.

Come sarebbe il Festival di Sanremo targato Pio e Amedeo? In foggiano?
Sì, e sarebbe fantastico! Siamo ancora giovani, facendo questo mestiere è normale ambire a fare cose sempre diverse anche se adesso abbiamo Emigratis, il nostro piccolo tesoretto, la nostra bomboniera, e ci concentriamo su quello.

La seconda stagione di Emigratis, quindi, si farà?
Sì, torna nel 2017.

Dove andrete?
Abbiamo un po’ di idee, tutte in fase di brainstorming, ma ci sarà sicuramente qualche viaggio oltreoceano, qualche tappa nei paesi arabi.

Ad esempio Dubai?
Potrebbe essere.

Qual è l’impresa impossibile che vorreste compiere a Emigratis?
Incontrare Maradona. E poi ci piacerebbe fare qualcosa anche con Papa Francesco, non rompergli le scatole, ma sarebbe bello coinvolgerlo in qualche nostra gag per un momento di sana goliardia. Papa Francesco è un very normal people, un mito.

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