Pino Insegno non ci sta e affonda: “Odiato perché approvo Meloni”

Oggi è uscita l’intervista rilasciata a Libero da parte di Pino Insegno, nuovo conduttore de L’Eredità, finito nell’occhio del ciclone per la sua vicinanza a Giorgia Meloni. L’attore ha voluto dire la sua sulle polemiche scatenatesi e ha risposto a tono.

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Pino Insegno – Nanopress.it

Non ci sta, Pino Insegno, a passare da novello “vate” della destra italiana, e ha voluto dire la sua rilasciando un’intervista al quotidiano diretto da Vittorio Feltri, in cui non solo ha ammesso di approvare le scelte sociali (alcune, non tutte, ha specificato) di Giorgia Meloni, ma di non avere nessuna intenzione di nascondersi, visto che anche altri colleghi non lo fanno. Il doppiatore e attore aveva suscitato scalpore, lo scorso settembre, quando aveva partecipato sul palco alla chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia in Piazza del Popolo.

Pino Insegno dice la sua su Meloni e l’arrivo in Rai

“Nel corso della mia carriera ho incrociato 11/12 governi di ogni colore, fino a quando diventa presidente del Consiglio una persona della quale approvo alcune scelte sociali. Perché non dovrei appoggiarla? Mi sono sentito dire che un attore non deve schierarsi. E chi l’ha detto? Vedo ogni giorno tanti illustri colleghi parlare e dire la loro dal palco del 1° Maggio in giù…” ha detto Insegno, raggiunto dal giornalista di Libero, a cui ha rilasciato una lunga intervista, dopo che ormai da mesi è nell’occhio del ciclone per il suo arrivo in Rai, alla guida di non uno ma ben due programmi, Il mercante in fiera e L’Eredità.

 

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Il doppiatore aveva suscitato disappunto dopo aver partecipato alla chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia lo scorso settembre in Piazza del Popolo a Roma, in cui aveva citato una celebre frase de Il Signore degli Anelli, con al suo fianco Giorgia Meloni. Il suo successivo ritorno in Rai, quindi, aveva scatenato diverse illazioni sui motivi grazie ai quali si ritrovasse a dirigere ben due show sul primo e secondo canale.

“Ma perché non mi giudicano per quello che so fare e valgo oggettivamente come artista? Perché continuano a creare polemiche ad arte, sperando che io risponda per dare verità a quelle che sono in realtà solo falsità? Sono stato in Rai dal 1983 con Gino Bramieri e l’Allegra Brigata per oltre vent’anni, poi ci sono tornato e fino allo scorso anno ho fatto Voice Anatomy” ha aggiunto nel corso della chiacchierata Pino, che è tra le voci italiane ufficiali di Will Ferrell e Viggo Mortensen.

Insegno: “Devo imparare a rimanere a galla”

L’attore, tra i fondatori non solo della nota Premiata Ditta, ma anche della compagnia L’Allegra Brigata, ha sottolineato come abbia quindi alle spalle una lunga carriera, e non solo a teatro, ma anche in televisione: “Questa è la realtà su cui la gente che forse nel 1983 non era nemmeno nata, scrive bugie. Non so nuotare in questo mare di m… però poi ho capito che devo sguazzarci per restare a galla. Ben vengano le piattaforme sulle quali scegli i film che vuoi, mal vengano i social sui quali c’è chi, dietro falso nome, si nasconde per spargere odio e falsità”.

Infine, ha lanciato una frecciatina piuttosto pungente nei confronti di quanti lo hanno criticato per le sue scelte politiche, rendendosi conto di essere diventato ormai un conduttore “divisivo” a causa di “una scelta politica che poi è anche maggioritaria nel Paese. Ma io anche se su 10mila persone solo 200 la pensassero diversamente, starei ad ascoltare le ragioni e le critiche di quei 200. Tutto diventa un problema quando ti accorgi che l’attacco è gratuito e legato solo all’appartenenza a una squadra. Così tutto diventa banale e intellettualmente stupido, prevenuto”.

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